AL VIA “STRA.D.E.”, IL PROGETTO PER IL REINSERIMENTO DEI DETENUTI

Favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti della provincia di Potenza ai quali resta da scontare una pena non superiore ai quattro anni è l'obiettivo centrale di "Stra.d.e. - Strategie di empowerment per la ricerca attiva del lavoro". 

Il progetto quadriennale, unico finanziato in Basilicata dal bando nazionale "Evado a lavorare" della Fondazione "Con il Sud", si propone di sottolineare l'importanza di un recupero educativo e lavorativo per ridurre il rischio di recidiva.

Il progetto, che vede come capofila la cooperativa sociale Filef di Potenza, è il frutto di un vasto partenariato pubblico-privato che include il Comune di Potenza, le Case circondariali di Potenza e Melfi, l'Istituto penale per minorenni, il Tribunale di sorveglianza e l'Ufficio distrettuale esecuzione penale esterna (UDEPE).

"Stra.d.e." intende sistematizzare le esperienze di reinserimento attraverso l'attivazione di tirocini di inclusione sociale e percorsi mirati di orientamento e rafforzamento delle competenze.

Come spiegato dal responsabile del progetto, Antonio Sanfrancesco, le strutture penitenziarie avranno un ruolo centrale. Tramite i cosiddetti "punti di accesso", segnaleranno i detenuti idonei che saranno poi i protagonisti di progetti personalizzati. Un'équipe multidisciplinare si occuperà di tutte le dimensioni della persona – dalla famiglia alla salute, dall'housing sociale all'assistenza domiciliare – con l'obiettivo di accompagnare i detenuti a un recupero educativo e lavorativo.

Il percorso si svilupperà in una fase iniziale di bilancio delle competenze e acquisizione di abilità cognitive ed emotive, che potrà sfociare in una formazione specifica ("on the job" o d'aula) oppure direttamente nella ricerca di un impiego, facilitata da una piattaforma web per l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro con le imprese locali.

"Il processo di inclusione è un processo in-out – ha aggiunto Sanfrancesco – nel senso che le due dimensioni dentro e fuori vengono integrate nell’unico obiettivo dello sviluppo della consapevolezza che è possibile uscire da situazioni di esclusione sociale dal mercato del lavoro."

“Un'opportunità significativa per i detenuti che possono vivere la loro esperienza detentiva lavorando, riducendo il rischio di recidiva una volta che hanno scontato la pena”, ha evidenziato Michele Mirgaldi, dirigente Ufficio detenuti e trattamento del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria Puglia e Basilicata, "Esperienze come queste sono particolarmente diffuse al Nord Italia, ed il fatto che una cooperativa del Sud sia riuscita a presentare un simile progetto rappresenta sicuramente un punto di forza per l'intera amministrazione penitenziaria."


 

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