VISIONI: IL DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA OSPEDALIERA SAN CARLO GIUSEPPE SPERA

Dagli anni del Covid ai riconoscimenti nazionali ed internazionali, alle iniziative volte ad avvicinare l'istituzione ospedaliera alla gente. Il direttore generale Giuseppe Spera racconta a Visioni cinque anni di mandato alla guida dell'Azienda Ospedaliera San Carlo.

"Sono arrivato all'azienda ospedaliera San Carlo proprio nel pieno del Covid: agosto 2020 e nel mese di settembre avemmo la vera grande ondata, con l'ospedalizzazione massiva dei pazienti Covid. la regione Basilicata puntò su due ospedali, quello di Potenza e quello di Matera, che erano gli unici ad avere le specialità necessarie. Dovemmo rimanere in trincea, con  il via vai delle ambulanze e i reparti aperti 24 ore su 24. Dovemmo creare un ospedale nell'ospedale".

Una volta che ci si è incanalati nel post emergenza e quindi nella normalità, quali sono stati i risultati di gestione" "Una volta terminata l'emergenza, che è durata anni, abbiamo fatto ripartire la macchina. L'azienda si fonda su cinque ospedali e il percorso di sintesi e sinergia era stato interrotto dal Covid. Collegamenti che abbiamo dovuto ricostruire, nell'ottica di avvicinarsi al cittadino. Poi il perseguimento dell'alta complessità, evitando la mobilità passiva per interventi complessi".

Il San Carlo ha deciso di ritornare non solo fra la gente, ma anche nel luogo in cui era nato, con gli Open day alla Torre Guevara. "Un'esperienza molto bella, anche perché injn centro ci son o persone anziane che difficilmente riescono a raggiungere le postazioni per avere i servizi. Una iniziativa che è stata simbolica sia per il luogo, sia per il percorso di avvicinamento al cittadino che stiamo attuando portando tutta una serie di attività negli ospedali di base".

Anche da un punto di vista scientifico, della ricerca medica, sono stati anni di grandi riconoscimenti per il San Carlo. "Noi abbiamo fatto e facciamo eventi di rilevanza nazionale che dimostrano come i nostri professionisti sanno conciliare l'attività di cura alla ricerca. Dobbiamo essere sempre protesi in quella direzione, ecco perché abbiamo attuato anche una collaborazione stretta con l'Università, con la facoltà di Medicina".

Gli obiettivi a breve, medio e lungo termine? "A breve termine è quello di continuare ad avere un'attenzione rivolta a tutti gli ospedali, aumentando la sinergia fra le strutture. A medio termine certamente cercare di potenziare l'alta complessità e la qualità delle attività che facciamo. A medio lungo termine quello di creare una ulteriore collaborazione con il territorio, riservando l'ospedale all'acuzie e potenziando la sanità sul territorio".

 


 

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