La Basilicata sarà presente sabato 29 novembre a Roma (Teatro Brancaccio) alla manifestazione nazionale Uil con la forza delle sue comunità, delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, portando a Roma le battaglie e la dignità dei lavoratori, delle donne, dei giovani e dei pensionati lucani.
Così la Uil di Basilicata comunica la partecipazione, con una propria delegazione rappresentativa di tutte le categorie, alla manifestazione di sabato 29 prossimo. Sui temi dell’iniziativa la Uil riconosce ciò che nella manovra finanziaria del Governo va nella direzione giusta, partendo da una storica rivendicazione: la detassazione degli aumenti contrattuali. È un passo importante, che valorizza la contrattazione collettiva e il ruolo dei Contratti Nazionali. Ma – si aggiunge nella nota - chiediamo di più: estendere la misura ai rinnovi già firmati, alzare il tetto dei redditi a 40.000 euro, rendere il beneficio davvero accessibile a tutte e tutti.
Su fisco, pensioni e sanità, però, le risposte restano insufficienti e non tutelano chi ha più bisogno. Ribadiamo con forza – sottolinea la Uil - che non accettiamo un mercato del lavoro dove i diritti vengono compressi, con contratti sotto i minimi e senza tutele. Il salario, se deve esserci, sia ancorato ai contratti più rappresentativi: solo così si garantiscono ferie, malattia, sicurezza, dignità. La contrattazione va protetta e rafforzata: serve la certificazione della rappresentanza per fermare il dumping che danneggia milioni di lavoratrici e lavoratori. Chiederemo scelte concrete, riforme coraggiose e un vero cambio di passo su diritti, salari, welfare ed equità sociale.
Il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli afferma che On The Way 131, il tour della Uil attraverso comuni e comunità, evidenzia lo stato di profondo disagio sociale non solo nei piccoli comuni e delle aree più interne ma generalizzato sui territori. E’ questo disagio che porteremo a Roma dove partecipiamo con orgoglio, uniti, perché la voce della UIL è la voce delle persone. E quando siamo insieme, nessuno può ignorarci.













