Disabilità e assegni di cura: una misura di sostegno alle famiglie che però nelle ultime settimane è diventata fonte di polemica. E' ospite a Visioni Marika Padula, garante per i diritti delle persone con Disabilità, per aiutare i cittadini a districarsi dalle maglie della burocrazia.
Gli assegni di cura sono stati nell'occhio del ciclone, le famiglie si sono sollevate. Cosa è successo? "Ad un anno circa di distanza dalla famosa D.G.R. n. 654 del 2024, vengono pubblicati gli avvisi per l'ottenimento della misura. Ma dopo alcune settimane è venuto fuori che molte famiglie hanno dovuto fare i conti con delle restrizioni, cioè sei ambiti territoriali su nove hanno interpretato in maniera più restrittiva la norma, limitando l'accesso al beneficio ai soli casi di contrattualizzazione di assistenti familiari, escludendo così i caregiver, mentre sappiamo che la Dgr dà la possibilità di accedere al beneficio anche ai caregiver familiari, che possono essere genitori o fratelli ad esempio. Tutto questo però in alcuni ambiti ancora non è possibil"
Ci sono state anche delle restrizioni riguardo alle misure per le quali è possibile chiedere il beneficio. "Si. Sempre all'interno della Dgr si dà la possibilità di rendicontare tutta una serie di spese tra le quali dovrebbero rientrare non solo eventuali affidamenti, ma anche per l'acquisto di ausili e presidi non forniti dal servizio nazionale ma anche alcuni servizi. Tutto questo però da alcuni bandi è scomparso".
La garante dei diritti delle persone con disabilità si è quindi mobilitata per chiarire la situazione. "Ho immaginato che in alcuni ambiti vi fosse stata una interpretazione non corretta. Si sono avviate interlocuzioni con gli ambiti e con il Dipartimento Sanità. A seguito di queste sollecitazioni, lo Schema tipo di Avviso FNA 2025 approvato con la D.G.R. n. 654/2024 ha integrato importanti chiarimenti. Però gli ambiti che hanno interpretato la norma in modo restrittivo sono rimasti fermi sulle loro posizioni, perché la dà modo di muoversi in autonomia D.G.R".
Che consiglio può dare alle famiglie che si trovano in questa situazione, considerato che i bandi sono in scadenza? "Il consiglio è quello di presentare la domanda anche in assenza di contrattualizzazione. Poi speriamo che non vengano rigettate altrimenti da lì partirà un nuovo iter. Da questa parte ci sarà sempre chi darà voce ai diritti di queste persone".

