VISIONI: LA GARANTE PER L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA ROSSANA MIGNOLI

Giovani d'oggi tra realtà virtuale e solitudine reale. La garante per l'infanzia e l'adolescenza Rossana Mignoli ospite a Visioni per raccontare i giovani degli anni 2020 e i loro problemi.

Innanzitutto, una informazione di servizio: come fare per rivolgersi all'ufficio del Garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza? "L'Ufficio del Garante è una Authority che esiste a livello nazionale che si dirama sui territori regionali. Abbiamo il compito di dettare linee guida sui temi della violazione dei diritti minorili".

In questo breve lasso di tempo, quali sono le tematiche con le quali si è dovuta misurare più frequentemente? "Sicuramente le segnalazioni scolastiche sono quelle più frequenti, le segnalazioni endofamiliari sono ancora meno frequenti, mentre nell'ambito scolastico emergono maggiormente. Le segnalazioni per di più vengono dei genitori, Come garante cerco di fare tra collante in quell'alleanza educativa tra scuola e genitori che ancora non è molto solida.

Tra le problematiche portate più spesso alla mia attenzione in questi breve lasso di tempo, sicuramente quelle legate al bullismo e alla violazione della privacy. I nostri ragazzi a volte sono in qualche modo lanciato in rete, anche senza l'esplicito consenso dei genitori".

Ma ultimamente la società lucana si è trovata purtroppo a fare i conti anche con momenti più drammatici, quelli legati al fenomeno del suicidio giovanile: "Questo è il tema dei temi del disagio giovanile, la solitudine dei nostri ragazzi. Innanzitutto dobbiamo cominciare a parlarne con franchezza perché non si tratta più di casi isolati. Le famiglie, le sciole, le istituzioni, tutta la comunità educante. 

Come Ufficio del Garante il mio compito è quello di sollecitare le istituzioni a prendere dei provvedimenti come l'istituzione dello  psicologo scolastico. In Basilicata esiste una legge che lo istituisce ma dobbiamo dare una accelerata per la sua attuazione, Po son o in contatto con una serie di associazioni i con l'obiettivo di fornire ai ragazzi degli strumenti per segnalare fenomeni di bullismo cyberbullismo.

Il messaggio del garante ai ragazzi della Basilicata? "I ragazzi devono sentirsi protagonisti, devono sentirsi ascoltai, quindi essenziale è parlarne con la persona che sentono più vicina, anche le istituzioni devono essere un ufficio di prossimità per ascoltare la parte più giovane della cittadinanza. Io sto cercando di entrare nelle scuole, anche con iniziative itineranti, nelle nostre aree interne che non devono essere dimenticati. Dobbiamo fare in m odo che i palazzi della cultura si aprano ai giovani e viceversa che i giovani interagiscano fra di loro attraverso la cultura". 


 

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