A COME AGRICOLTURA B COME BASILICATA: GUGLIELMO ARMENTANO PRESIDENTE TERRANOSTRA

Si avvicina la Pasqua: oltre alla festività religiosa anche il primo grande appuntamento della stagione delle vacanze. Per questo abbiamo voluto tastare il polso all’agriturismo lucano insieme a Guglielmo Armentano, presidente di Terranostra.


“Generalmente il periodo Pasquale è proprio il periodo del nuovo inizio per il sistema agrituristico, dopo tutti questi mesi di riorganizzazione perché purtroppo l’agriturismo è ancora fortemente stagionale.”

Previsioni per la Pasqua che sta arrivando? “Le previsioni sono ottime per quanto riguarda il periodo pasquale, anche perché per i cittadini rappresenta il primo momento per tornare all’aria aperta anche per una semplice gita fuori porta”.

Come si muove Terranostra per rilanciare l’agriturismo? “Siamo molto attivi per cercare di colmare un gap notevole che purtroppo ancora viviamo come comparto lucano. Il dato positivo è che l’incoming è tornato a livelli pre pandemici, ma ora bisogna andare oltre, puntando soprattutto sul turismo straniero. In Basilicata siamo al 15 per cento di presenze straniere. Come Terranostra  stiamo cercando di favorire la professionalizzazione degli operatori perché gli studi condotti da Coldiretti dimostrano che l’utenza cerca servizi sempre più completi”.

In una parola diversificazione delle attività che si possono svolgere in fattoria. “Non solo in fattoria ma anche nelle zone limitrofe. Oggi l’utente vuole vivere il territorio in maniera esperienziale. Conoscere il prodotto tipico, il processo produttivo. Ma anche fare esperienze naturalistico sportive. In questo l’agriturismo non può essere lasciato solo. Per questo stiamo avviando una interlocuzione con il soggetto pubblico, per agevolare questo tipo di attività”.

I gestori degli agriturismi lucani sono pronti a praticare questa diversificazione? “Vanno accompagnati. Anche se su questo bisogna fare una distinzione tra agriturismi a gestione familiare e quelli a gestione più aziendalistica. Nel primo caso a volte le strutture sono più lente a recepire i cambiamenti. Terranostra ha lanciato un nuovo format a livello nazionale del cuoco contadino, una scuola di cucina per valorizzare i saperi e i sapori del territorio”.