«Esprimo un convinto plauso al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, per il lavoro determinante che sta portando avanti nella tutela del patrimonio agroalimentare italiano.
Il nuovo record del valore economico delle produzioni DOP e IGP, certificato dal rapporto ISMEA, dimostra che la strategia del governo e di Fratelli d’Italia sta generando risultati concreti con un sistema delle Indicazioni Geografiche che oggi supera i 20 miliardi di euro di valore complessivo e oltre 12 miliardi di export, con gli Stati Uniti che assorbono il 22% delle nostre esportazioni IG». E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per la Basilicata, Piergiorgio Quarto.
«Parliamo di una filiera — ha aggiunto Quarto — che coinvolge 14 regioni, il 65% delle province italiane, 328 consorzi, 184.000 operatori e più di 864.000 addetti. Numeri che testimoniano una leadership internazionale costruita sulla qualità e su un modello produttivo che resta irriproducibile e non delocalizzabile e che richiede una protezione sempre più forte contro imitazioni, Italian sounding e concorrenza sleale.
Anche in Basilicata — ha proseguito Quarto — l’agroalimentare è un asset strategico che parte dalle nostre aree ortofrutticole del Metapontino e arriva alla zootecnia delle zone interne, dove allevamenti, aziende agricole e presidi rurali costruiscono identità, qualità e coesione sociale. Le nostre produzioni di eccellenza contribuiscono in modo significativo al valore del Mezzogiorno e al posizionamento nazionale delle filiere certificate.
Garantire l’acqua come bene primario, investire sulle infrastrutture irrigue, sostenere le imprese agricole e zootecniche e tutelare le filiere — ha precisato — significa dare futuro ai nostri territori e alle nostre comunità rurali. È una priorità su cui Fratelli d’Italia è impegnata con continuità, a partire dal lavoro svolto sul territorio Lucano. In questo contesto la nuova legge in discussione al Senato per rafforzare la difesa delle nostre DOP e IGP rappresenta un passo avanti decisivo. Proteggere l’autenticità del Made in Italy — ha concluso Quarto — significa proteggere il valore di chi lavora ogni giorno nei campi e negli allevamenti e difendere un patrimonio economico e identitario che appartiene all’intero Paese».













