ACQUA, AGRICOLTURA E INFRASTRUTTURE: A POTENZA LA CONFERENZA SULLA CRISI IDRICA IN BASILICATA

La conferenza organizzata nel Salone Verde della parrocchia di Sant’Anna a Potenza ha affrontato il tema della crisi idrica che attraversa la Basilicata. Non si è trattato di un semplice aggiornamento tecnico, ma del racconto collettivo di diversi comitati, associazioni e movimenti che vivono un’emergenza ormai permanente, aggravata da infrastrutture fragili, opere incomplete e scelte politiche ritenute insufficienti.

Gli interventi hanno messo in evidenza come la scarsità d’acqua non sia spiegabile solo con l’andamento climatico, ma riconducibile anche al mancato completamento dei lavori su dighe fondamentali e alla lunga assenza di una strategia idrica regionale capace di prevenire, anziché inseguire, le emergenze.

Una parte consistente della conferenza è stata dedicata alla decisione di reintrodurre l’uso potabile delle acque del Basento, scelta che i comitati presenti contestano da tempo e che vedono come l’emblema dell’improvvisazione istituzionale. Per anni era stato escluso che quelle acque potessero essere utilizzate a fini potabili. "Oggi, invece, vengono nuovamente immesse nella rete idrica, non come frutto di un miglioramento degli impianti, ma come risposta forzata alla scarsità delle risorse disponibili". Secondo i partecipanti, questa scelta certifica la vulnerabilità strutturale del sistema.

Mario Cardone, portavoce del Comitato Agricoltura Valle dell’Ofanto, ha ricordato come l’agricoltura viva da vent’anni le conseguenze dell’assenza della diga del Rendina: “Oggi siamo all’apice delle ripercussioni di questa mancanza. Il problema è infrastrutturale: non solo l’invaso che non è mai stato completato, ma l’inefficienza delle opere esistenti e la totale mancanza di una visione strategica. Noi, da vent’anni, viviamo senza un invaso e senza garanzie". 

Voce altrettanto dura è stata quella di Francesco Malvasia, del Tavolo Verde Puglia e Basilicata, che ha denunciato un progressivo peggioramento delle condizioni del settore agricolo: “L’agricoltura soffre questa carenza d’acqua da anni. Eppure molto si potrebbe fare per mettere in sicurezza il comparto. Le misure adottate finora, però, sono state penalizzanti: il Consorzio di Bonifica ha ridotto le superfici prenotabili, costringendoci a ridurre le coltivazioni.” 

Alla conferenza presenti anche esponenti di Potere al Popolo Basilicata, l’Unione Sindacale di Base, l’Associazione di Base dei Consumatori, Cambiare Rotta, l’Opposizione Studentesca d’Alternativa, il Collettivo Umanitàx, insieme ai comitati territoriali di Anzi, Acerenza, Picerno, Rapolla e ai movimenti agricoli del Lavellese e del Metapontino.


 

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