Storie di preti in prima linea, che hanno pagato con il sangue il coraggio di resistere alle mafie. Dai più noti ai meno celebrati. Pagine di cronaca che don Marcello Cozzi ha voluto raccontare al numeroso pubblico intervenuto alla presentazione del suo libro “Non interferite – Il sangue dei preti sull’altare delle mafie”, nei locali della parrocchia di sant'Anna a Potenza.
"Per me è più di un libro - ha spiegato don Marcello Cozzi, sacerdote da sempre impegnato nell’educazione alla legalità - è un insieme di testimonianze, di storie, di preti che hanno interferito con gli affari delle mafie e sono storie che insegnano tantissimo, soprattutto a noi preti. Queste storie di preti ammazzati dalle mafie ci raccontano che ci sono anche preti che si sono giurati dall'altra parte, ma questi non ci deve scoraggiare o scandalizzare, perché d'altra parte chissà quanti ce ne sono stati di preti che hanno interferito con gli affari delle mafie.
Non ci sono stati sono don Pino Puglisi e don Giuseppe diana, la grande scoperta almeno per quanto mi riguarda è che ce ne sono stati tanti altri. Io penso che un prete deve essere coraggioso nella misura del vangelo. Un prete è chiamato a vivere e incarnare il Vangelo e il Vangelo ci spinge anche a fare delle scelte che speso dobbiamo pagare sulla nostra pelle. Tutto questo vale anche per la Basilicata, che è una regione che ha pagato una sua storia criminale, le mafie, la criminalità si stanno evolvendo come nel resto d'Italia e dobbiamo avere tutti la capacità di leggere questa trasformazione e fra questi tutti ci siamo anche noi come chiesa e noi come preti ".
A breve don Marcello Cozzi lascerà la parrocchia di Sant'Anna per guidare, su richiesta del Cardinale di Napoli, un Istituto di ricerca e formazione sulle mafie presso la Facoltà Teologica di Napoli, con l’intento di coordinare la pastorale antimafia delle diocesi del Meridione d’Italia: "Per me è una bellissima cosa ed è un impegno importante perché è un istituto da cui dipendono tutte le chiese e le diocesi del meridione d'Italia, quindi si tratta di dover allargare le battaglie fatte in tutti questi anni".
Nell’incontro, moderato dal giornalista Roberto Spadola, Marcello Cozzi ha dialogato con Gianfranco Donadio, già Sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia e Procuratore capo della Repubblica di Lagonegro, mentre Lirio Abbate, giornalista e saggista, impossibilitato ad essere presente, ha inviato un videomessaggio..













