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LA NUOVA COMPASS PRESENTATA A MELFI: UNA LUCE IN FONDO AL TUNNEL, MA RESTANO LE OMBRE

Costruita sulla piattaforma all'avanguardia STLA Medium, la Nuova Compass, presentata oggi a Melfi,  unisce le migliori capacità della categoria, il design iconico di Jeep, la tecnologia avanzata e la completa libertà di scelta dei propulsori, offrendo ai clienti la possibilità di scegliere la tecnologia che meglio si adatta alle loro esigenze, dagli ibridi efficienti all'alimentazione completamente elettrica. Tante luci, ma anche qualche ombra per l'occupazione lucana. 

Il presidente di Confindustria Basilicata Francesco Somma:  "Una luce in fondo al tunnel e ci auguriamo che sia l'inizio di una nuova alba. Stellantis ha dichiarato per bocca del suo ceo gli investimenti in Italia e in Basilicata, il governo regionale e il governo italiano hanno posto alcune condizioni ineludibili in Europa, adesso ci aspettiamo che l'Europa faccia la sua parte, per ridare fiato alla nostra regione e riportare in alto i volumi delle produzioni".

Sul fronte opposto, la Cgil. Si parte con una nuova produzione ma i problemi del sito produttivo sono bel lungi dall'essere risolti: è la voce di Giorgia Calamita, segretaria regionale della Fiom Cgil: "Certo, questa produzione potrebbe essere importante ma non c'è un vero pian o industriale ma non vi è alcuna certezza sui volumi e sull'occupazione. La situazione  del sito di Melfi è ancora drammatica, con molte aziende che stanno chiudendo". 

"A oggi - sottolinea Calamita - all'annuncio di nuovi modelli non corrisponde una saturazione produttiva degli impianti, con impatti sulla cassa integrazione in Stellantis e nell' indotto, dove molte aziende stanno chiudendo. Come Fiom Cgil ribadiamo quindi la nostra preoccupazione per lo stabilimento Stellantis e tutta l'area industriale di Melfi e chiediamo investimenti pubblici e privati nel settore dell'automotive, unica soluzione possibile per vincere la sfida della transizione e non rallentare il percorso di decarbonizzazione".

Lo stabilimento di Melfi funge anche da banco di prova per tecnologie industriali all'avanguardia che saranno presto implementate in altri stabilimenti Stellantis. Tra questi ci sono sistemi laser avanzati che garantiscono una precisione del 100% nell'allineamento della carrozzeria e telecamere elettroniche ad alta risoluzione che monitorano continuamente i profili delle portiere durante tutta la produzione. 

Il sito sta inoltre adottando nuovi metodi di produzione rispettosi dell'ambiente, come l'innovativo processo di verniciatura 4-Wet, che elimina un intero strato di rivestimento per ridurre l'impatto ambientale. La sostenibilità è un impegno fondamentale in tutto lo stabilimento: le pompe di calore ad alta efficienza energetica sono già installate nelle cabine di verniciatura, con l'intenzione di espanderne l'uso in altre aree. 

Nel frattempo, Melfi sta aumentando la propria capacità di autoproduzione attraverso pannelli fotovoltaici, turbine eoliche e un sistema di biometano che ricicla i rifiuti organici provenienti dalle aziende agricole locali. L'obiettivo è quello di raggiungere fino a 54 MW di energia rinnovabile, pari al 70% del fabbisogno energetico totale dell'impianto, entro la fine del 2030.

Restano però ancora sul tappeto i problemi delle tante aziende dell'indotto che stanno chiudendo per mancanza di commesse, con tantissimi posti di lavoro tagliati, senza contare i posti di lavorio tagliati dalla stessa Stellantis con le fuoriuscite volontarie degli ultimi anni, e la cassa integrazione.


 


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