Un triste primato per la Basilicata che registra una spesa nel gioco d’azzardo superiore alla media nazionale: 878 euro pro capite per il gioco fisico e ben 1879 euro per quello telematico. Solitudine e fragilità sociale le cause principali di una dipendenza in costante aumento, come evidenziato nel corso dell'evento conclusivo del progetto “Mind the Gap” svoltosi nel capoluogo lucano.
Promosso da Anteas Basilicata in collaborazione con Adiconsum, l'incontro ha acceso i riflettori su un fenomeno in crescita esponenziale evidenziando la necessità di norme più stringenti e azioni capillari di prevenzione per strappare quante più persone possibili, specialmente gli anziani isolati, dalle "sabbie mobili" della dipendenza.
Ad aprire i lavori, introducendo e moderando la mattinata, è stato Nicola Pica, presidente di Anteas Basilicata, che ha illustrato i risultati e le buone pratiche emerse dal progetto regionale «Mind the Gap». Pica ha sottolineato l'urgenza di agire: «Servono campagne di prevenzione e sensibilizzazione capillari affinché nessuno sottovaluti i rischi del gioco d’azzardo. E servono norme più stringenti per limitare l’accesso indiscriminato alle slot machine, alle scommesse ed ai giochi online, specialmente per i più giovani». Ha ribadito l’impegno dell’associazione a «costruire comunità solidali, inclusive e accoglienti, dove nessuno si senta solo».
Il progetto «Mind the Gap», finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, mira proprio a contrastare il disagio e la solitudine degli anziani attraverso sportelli di ascolto e attività di comunità. In Basilicata, Anteas ha attivato uno sportello di supporto psicologico nella sede di Potenza, frutto di una collaborazione sinergica con il SERD, l’ASP, le associazioni Insieme e Famiglie Fuori Gioco, e Adiconsum.
Dopo i saluti istituzionali di Giuseppe Amatulli, segretario generale della Fnp Cisl Basilicata, e Vincenzo Cavallo, segretario generale della Cisl Basilicata, che hanno evidenziato la necessità di un'azione congiunta, si è passati agli interventi degli specialisti. Angela Lauletta, medico chirurgo e psicoterapeuta sistemico-relazionale, ha offerto spunti sul profilo psicologico della dipendenza. Sabato Alvino, psicologo e psicoterapeuta dell’associazione Insieme Onlus, ha condiviso l’esperienza diretta nel supporto ai dipendenti e alle loro famiglie. Pietro Fundone, direttore del dipartimento di Salute mentale (servizio dipendenze) dell’ASP di Potenza, ha illustrato il ruolo fondamentale dei servizi sanitari nella prevenzione e cura del GAP. Rocco Libutti, referente di Anteas Basilicata per il Forum Terzo Settore, ha rimarcato l'importanza del volontariato nella costruzione di una rete di protezione sociale.
L’impegno istituzionale è stato ribadito dal Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, che ha assicurato il sostegno dell’amministrazione locale alle iniziative di contrasto al fenomeno.
A chiudere l'evento è stato Giuseppe De Biase, presidente nazionale di Anteas, che nelle sue conclusioni ha tracciato la rotta futura dell'associazione a livello nazionale, mettendo in luce come il contrasto alla solitudine sia la prima e più efficace forma di prevenzione contro ogni tipo di dipendenza e disagio sociale per tirare fuori dalle sabbie mobili della solitudine e della dipendenza quante più persone possibile.














