Un palcoscenico senza tempo per rivivere ancora una volta l'atmosfera, la magia, la vita quotidiana dell'età di mezzo: a Brindisi Montagna è andata in scena dal 24 al 26 ottobre 2025 la XXVII edizione delle Giornate Medioevali. Il sindaco Gerardo Larocca ci racconta il segreto di un successo che non conosce sosta da ventisette anni a questa parte.
"E' un appuntamento ormai consolidato di questa meravigliosa terra che è la Basilicata. Mi permetto di dire l'appuntamento più atteso tra le manifestazioni autunnali della Basilicata dedicate al Medioevo. Anche quest'anno si riconferma un successo con tantissimi visitatori e gruppi organizzati. Tanti i turisti dalla Puglia, arrivato con i pullman, le macchine, i camper, che hanno trascorso un'intera giornata qui con noi. Una giornata autunnale bella anche se un po' ventilata".
L'offerta delle giornate medioevali di Brindisi Montagna, del resto, è molto ricca. "Tanta storia, tanta cultura, tante tradizioni. A volte il pensiero va all'ormai lontano 1999 quando insieme ad un gruppo di giovani sognatori abbiamo dato vita a questa manifestazione e vederla crescere come un figlio è veramente molto bello. Era un sogno, ora il borgo risponde, ci sono tante attività che lavorano per questa manifestazione, tanti produttori si sono fatti conoscere con i loro prodotti e tanti giovani hanno deciso di rimanere qui per manifestazioni come queste che portano il mercato qui a casa".
Oggi la manifestazione può contare sull'apporto di tanti operatori, produttori e volontari che la mantengono in piedi ben salda sulle sue gambe: "A tutti loro va il mio ringraziamento. Per quanto mi riguarda ho un piccolo primato. Ho iniziato 27 anni fa da volontario della Pro Loco, poi da presidente, assessore alla cultura e vice sindaco. In più vesti sono stato protagonista di questa manifestazione sempre con lo stesso entusiasmo".
In queste giornate tutto il borgo vive un'autentica trasformazione: "Il segreto è che qui non si vive la storia da semplici spettatori, ma da protagonisti. La storia va vissuta e va studiata. Abbiamo presentato anche uno studio sulla figura di Guidone da Foresta, da trasmettere alle nuove generazioni".














