Un messaggio di pace intenso e significativo perché frutto della testimonianza diretta degli orrori della guerra. La testimonianza di Alberto Petracca, volontario potentino che, in missione umanitaria in Ucraina, si è trovato a tu per tu con i missili russi.
Testimonianza che è stata al centro di Semi di speranza in Ucraina – Testimonianza di costruzioni di ponti”, evento che si è tenuto questa sera, 28 ottobre 2025, a partire dalle ore 19, nella sala parrocchiale della Chiesa Beata Vergine del Rosario di Potenza.
L’iniziativa stata promossa dall’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali e dall’Ordine Francescano Secolare.
A introdurre la serata mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Presenti, oltre allo stesso Petracca, ministro regionale dell’Ordine Francescano Secolare, Gennarino Macchia, Segretario della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali.
Petracca è stato tra i partecipanti alla missione umanitaria organizzata dal Movimento Europeo di Azione Nonviolenta (MEAN), che all’inizio di ottobre ha attraversato l’Ucraina portando aiuti alle popolazioni civili colpite dalla guerra. La spedizione — composta da 110 attivisti provenienti da tutta Europa — si è trovata a pochi chilometri da un attacco missilistico russo nei pressi di Leopoli. Nonostante il pericolo, la missione è riuscita a raggiungere i centri più martoriati del Paese, consegnando medicinali, viveri e materiale di primo soccorso.
Particolarmente toccante il racconto del viaggio in treno in quella martoriata terra, quando il treno a bordo del quale si trovavano i volontari è stato costretto a fermarsi proprio a causa del bombardamento in atto. Una sofferenza che, ha sottolineato Petracca, non può lasciarci indifferenti.














