I lavoratori ex RMI e TIS rivendicano l'attuazione integrale di quanto previsto dalla delibera del 30 ottobre 2024 e in particolare della scheda 2MC e dell'accordo sindacale del 5 settembre 2024. In una manifestazione tenuta questa mattina davanti alla sede della Regione Basilicata è stato chiesto che, analogamente a quanto accaduto in Calabria, anche la Regione Basilicata dia ufficialmente avvio al percorso di stabilizzazione.
"Misure sulla cui richiesta di applicazione anche rispetto alla platea ex TIS e RMI in Basilicata - spiega la rappresentante Usb Rosalba Guglielmi - c'era stato il formale impegno della regione Basilicata così come riportato nel dimenticato verbale del 5 settembre 2024 e come richiesto sempre dalla USB per arrivare alla concretizzazione di un lavoro stabile all’interno della pubblica amministrazione".
Altra questione sul tappeto, "la revisione della normativa a base del nuovo progetto di occupazione in lavori di pubblica utilità che mette in discussione il riconoscimento di un assegno di inclusione sociale non soggetto a Irpef con quello previsto per lavori socialmente utili, soggetto ad Irpef e che quindi già dall'anno prossimo rischia di fare perdere lo stato di disoccupati e innalza ancora di più il limite ISEE per poter partecipare ai progetti, non sappiamo se ci troviamo di fronte all’incompetenza o alla continuazione di una “guerra contro i poveri” come dimostra ancora la piena chiusura per il riconoscimento delle assenze per malattia, ricoveri, maternità e tutti gli altri diritti indispensabili".














