La tradizione, l'identità e la devozione per San Gerardo, Patrono di Potenza, hanno varcato le soglie del Palazzo di Governo dove, una delegazione dell’Associazione “I Portatori della Iaccara”, ha donato al Prefetto di Potenza, Michele Campanaro, una porzione della Iaccara 2025.
L'imponente fascio di canne e legna è inscindibilmente legata ai festeggiamenti del 29 maggio. Lunga circa dodici metri, con un diametro di circa un metro e un peso stimato intorno alla tonnellata, questa struttura lignea è l'emblema di una tradizione che unisce fatica fisica e spiritualità.
La movimentazione del pesante fascio lungo le vie cittadine è affidata ad un gruppo, guidato dal Capoiaccara e assistito da quattro aiutanti. Durante la sfilata, Sarachella, siede a cavalcioni sul fascio, incitando la folla.
L'atto culminante del rito avviene al termine del percorso, quando il fascio viene issato a braccia, scalato dal Capoiaccara e infine incendiato in onore del Santo Patrono. Un gesto che rievoca l’offerta rituale del fuoco, eco di antiche tradizioni arboree e riti di passaggio tipici della cultura lucana.
Il Prefetto Campanaro ha accolto il dono con entusiasmo, esprimendo grande apprezzamento per la tradizione. “Quella della Iaccara è una tradizione straordinaria, che affonda le sue radici nella cultura popolare e nella devozione profonda verso San Gerardo. Un rito che unisce la comunità, in un misto di forza, fede e identità,” ha dichiarato, ricordando di aver assistito personalmente alla suggestiva accensione e di essere rimasto colpito non solo dal valore simbolico, ma anche dall’affiatamento, dalla forza dei portatori e dalla loro impeccabile organizzazione in sicurezza.
Ha infine menzionato con interesse la mostra sulla Iaccara e le sue evoluzioni storiche allestita dall'Associazione presso la Torre Guevara in occasione dell'ultima ricorrenza patronale, un'iniziativa che ha saputo “valorizzare l’anima più profonda di questa tradizione popolare, restituendone il significato autentico anche alle nuove generazioni.”
