Riscoprire il capoluogo lucano partendo dal sottosuolo. Al Teatro “Francesco Stabile” di Potenza, questa mattina 24 ottobre 2025, si è tenuto l'incontro: “Paesaggi antichi e potenziale archeologico nella città di Potenza”, durante il quale è stata presentata la Carta del potenziale archeologico della città.
La Carta è uno strumento che unisce ricerca storica, analisi scientifica e pianificazione urbana. Non una semplice mappa di ritrovamenti, ma uno modello capace di indicare dove, nel tessuto urbano, potrebbero celarsi tracce del passato.
Il sindaco di Potenza Vincenzo Telesca ha sottolineato come l’iniziativa possa "creare nuovo interesse scientifico e offrire un supporto amministrativo per la crescita della città". Un modo per capire cosa è stata Potenza un tempo e tramandarlo alle generazioni future, ma anche per orientare le scelte urbanistiche con maggiore consapevolezza.
Per l’assessore alla cultura Roberto Falotico, adottare la Carta significa dotarsi di un riferimento concreto per gli ordini professionali: "Sapere il passato e cosa possiamo trovare dal punto di vista archeologico è già una forma di salvaguardia".
La soprintendente Archeologia, Belle arti e Paesaggio della Basilicata, Luigina Tomay ha ricordato che l’idea nasce da una lunga collaborazione con la Soprintendenza e gli studiosi del territorio, con l’obiettivo di mettere “a sistema” conoscenze frammentarie e ricostruire il paesaggio antico che ha guidato lo sviluppo del capoluogo lucano.
La nuova Carta non riguarda solo l’archeologia, vuole rappresentare un ponte tra passato e futuro, tra la memoria nascosta nel terreno e le scelte urbanistiche di domani.













