“Gestione dissesto idrogeologico: dalla candidatura delle progettualità in piattaforma ReNDiS alle funzioni della struttura di Governo”: è il titolo della giornata formativa di questa mattina 24 ottobre 2025, svoltasi nell’aula magna del Polo Unibas in Rione Francioso a Potenza. L’iniziativa è stata promossa dal commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, dalla Direzione Generale Infrastrutture della Regione Basilicata e dall’Anci ed è rivolta a sindaci, uffici tecnici comunali e operatori del settore con l'obiettivo di spiegare come candidare progetti attraverso la piattaforma e di illustrare il ruolo della struttura commissariale nella gestione della mitigazione del rischio idrogeologico.
La piattaforma Rendis, promossa da Ispra e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è uno strumento centrale: offre alle amministrazioni locali la modalità per candidare interventi di difesa del suolo, ma richiede una formazione specifica per essere utilizzata in modo efficace. La collaborazione tra Regione, enti locali e il sistema di Governo del dissesto idrogeologico è un asse strategico: non solo questione di fondi, ma di governance, competenze e coordinamento.
Il presidente della Regione Basilicata e Commissario di Governo per il contrasto al dissesto idrogeologico, Vito Bardi, ha voluto sottolineare quanto sia fondamentale avvicinare le istituzioni alla materia: “Il nostro territorio è fragile e il dissesto idrogeologico è una materia fondamentale. Contrastarlo credo che sia l'obiettivo di tutti". Il Presidente ha poi rimarcato l’importanza di far conoscere alle amministrazioni, agli operatori e alle strutture tecniche le iniziative e le piattaforme, "per poter intervenire e contrastare questa forma di dissesto che è una piaga per la nostra regione”.
Gianmarco Blasi, soggetto attuatore delegato per il dissesto idrogeologico: "È un tema significativo perché le risorse ci sono. Oggi la struttura commissariale gestisce quasi 300 milioni di euro di risorse sul dissesto idrogeologico rinvenienti o dal fondo di sviluppo e coesione o da accordi ministeriali e sono finalizzati a mettere in sicurezza il territorio. La piattaforma Rendis sarà aperta fino al 30 novembre 2025 per candidare nuovi interventi".













