Si è tenuto questa mattina, in occasione dell’incontro previsto presso la Regione Basilicata relativamente al cambio appalto Smartp@per, un presidio dei dirigenti delle organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic, aperto a tutti i lavoratori a partire dalle ore 09:30.
Sindacati e lavoratori protestano per la volontà dei subappaltatori, di chiudere alcune sedi in Basilicata e in Veneto, per spostarle a distanza di svariate decine di chilometri. In particolare i lavoratori lucani dovrebbero essere dislocati in un'unica sede a Matera. Ciò che gli stessi lavoratori rifiutano. "La nostra sede deve rimanere Potenza - ribadisce Alessandra Bilancia - sia per le nostre vite familiari, sia per conservare un tessuto industriale nel nostro territorio".
I lavoratori, come specifica Rossella Di Tommaso, ritengono "di aver fatto dei passi indietro rispetto a quelle che erano aspettative e speranze". L'altro nodo da sciogliere, per i lavoratori, è la mancata volontà di rispettare gli aumento contrattuali maturati e l'integrativo di secondo livello sottoscritto lo scorso anno. Né piace l'ipotesi di lavorare quattro giorni in smart working ed un giorno in sede a Matera.













