Una legge che dia forza e sostanza alle iniziative collegate al riconoscimento dell'area del Vulture Alto Bradano quale città italiana del Vino 2026. La proposta è arrivata dal presidente del Consiglio Regionale Marcello Pittella, che ha incontrato questa mattina i 14 sindaci dell'areale di produzione (Ripacandida, che è capofila, Rionero in Vulture, Melfi, Ginestra, Barile, Rapolla, Genzano di Lucania, Atella, Acerenza, Palazzo San Gervasio, Lavello, Forenza, Venosa e Maschito).
Il Vulture è stato insignito ufficialmente del prestigioso titolo il 19 settembre scorso, su decisione di una giuria di esperti dei settori turistico ed enogastronomico. E anche se si ventila un possibile ricorso da parte del Veneto, in Basilicata i diretti interessati sono già al lavoro per dare corso alle iniziative del piano-progetto che ha consentito di ottenere la nomina.
Il sindaco del comune capofila, Michele Donato Chiarito: "Siamo 14 comuni che hanno partecipato tutti insieme. L'importanza del prodotto, l'Aglianico del Vulture, è ormai indiscutibile. Ci aspettiamo sicuramente un maggiore riconoscimento di questo prodotto a livello nazionale ed internazionale, anche come volano dell'economia".
Mauro Tucciariello, coordinatore regionale di città del Vino: "Il progetto è di ampio respiro perché non si esaurisce con il 2026, ma guarda oltre nel triennio successivo, per mettere a sistema le attività che possono valorizzare il territorio regionale e per rilanciare il comparto vitivinicolo che sta attraversando un momento di difficoltà. C'è l'intento comune di tutti e 14 i municipi di valorizzare il territorio".
Il presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella: "Il Vulture è territorio di pregiatissima viticoltura, il riconoscimento ci mette in condizione di aprire un tavolo di concertazione con i sindaci interessati, per elaborare con loro una legge a sostegno di questa iniziativa, anche sul piano economico, così come fu per Matera 2019. C'è bisogno di recuperare il piano progetto e spalmarlo su un triennio e per ogni ano inserire la posta necessaria"