LGS E LAS, PRESIDIO DEI LAVORATORI DELLA LOGISTICA

Nuova manifestazione dei lavoratori della logistica LAS e LGS Automotive, supportati da UILM e FISMIC, per chiedere il prolungamento della cassa integrazione. Nel corso della mattinata si è svolta la riunione convocata presso il Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Basilicata, alla presenza dell'Assessore Francesco Cupparo.

Il presidio giunge all'indomani della presentazione della nuova Jeep Compass al Salone dell’Auto di Torino, un modello che in molti vedono come un potenziale volano per il rilancio produttivo dello stabilimento lucano di Melfi.

Per oltre quattro anni, nonostante un contesto di crisi e incertezza nel settore automotive, UILM e FISMIC hanno perseguito una strategia per tutelare i lavoratori della logistica in attesa di nuove commesse produttive. Un'azione sinergica che ha visto la Regione Basilicata scendere in campo, non solo con strumenti di sostegno al reddito come la cassa integrazione, ma anche con percorsi di riqualificazione professionale.

L'inserimento dell'area nel perimetro di crisi industriale complessa ha permesso l'attivazione di ammortizzatori sociali al 100% e a costo zero per le aziende. Un'opportunità che, a detta dei sindacati, le aziende LAS e LGS avrebbero "inspiegabilmente" ignorato, rifiutandosi di attivare qualsiasi strumento di tutela. 

L'obiettivo del presidio era ottenere, in collaborazione con la Regione, un ulteriore anno di cassa integrazione per completare il percorso di riqualificazione avviato e creare le condizioni per una vera ripartenza. Una richiesta caduta nel vuoto.

Nel corso del Tavolo di crisi convocato presso il Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Basilicata, alla presenza dell'Assessore Francesco Cupparo, della dottoressa Maria Leone, dei segretari sindacali (Lomio per UILM, Coviello per FISMIC) e di una delegazione di lavoratori, le aziende LGS e LAS Automotive hanno respinto la proposta dell’assessore Cupparo di prolungare gli ammortizzatori sociali di altri tre mesi (fino al 30 dicembre 2025). 

Nonostante il rifiuto, Cupparo ha insistito, chiedendo "un atteggiamento di responsabilità" e annunciando che la Regione ha chiesto al Ministero del Lavoro un ulteriore stanziamento di 13 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali nelle aree di crisi complessa. L'intento era duplice: permettere ai lavoratori di partecipare ai corsi di riconversione professionale e dare continuità agli ammortizzatori.

Di fronte all'atteggiamento irremovibile delle aziende, che secondo UILM-FISMIC segna “una brutta pagina" e alla decisione "repentina e irresponsabile di abbandonare il nostro territorio lasciando decine di lavoratori senza futuro”, la Regione e i sindacati hanno definito un percorso di tutela alternativo.

L'Assessore Cupparo ha annunciato l'intenzione di informare Stellantis dell'accaduto e di proporre l'istituzione di un “bacino di prelazione” per i lavoratori che saranno necessari per le nuove commesse di servizi del Gruppo Automobilistico. Questo bacino, che dovrà coinvolgere Regione, Stellantis e organizzazioni sindacali, mira a garantire che "ogni nuova opportunità lavorativa che arriverà nell’area industriale di Melfi dovrà tenere conto – in via prioritaria – proprio di questi lavoratori".

“Il nostro impegno condiviso dai sindacati è di non lasciare nessun lavoratore da solo e di tutelare gli interessi generali perché non si ripeta l’esperienza di società, aziende, imprese che dopo aver ottenuto contributi e aiuti di Stato e aver realizzato profitti vadano via dalla nostra regione senza assumersi alcuna responsabilità,” ha dichiarato l’Assessore Cupparo.

Nonostante l'amara constatazione che l'invio delle lettere di licenziamento non sia stato evitato, i sindacati hanno accolto positivamente la definizione del percorso di formazione e riqualificazione per tutti i lavoratori coinvolti, nella speranza che il Bacino di Prelazione rappresenti "un primo segnale di ripartenza".

UILM e FISMIC hanno inoltre confermato di aver ottenuto la convocazione di un tavolo con il responsabile di Stellantis, Filosa, dove porteranno con forza la voce dei lavoratori italiani e, in particolare, di quelli che oggi hanno perso il lavoro.


 

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