MARCO DAMILANO RACCONTA ALDO MORO

Il Teatro Stabile di Potenza ha accolto il giornalista, saggista e opinionista Marco Damilano per la presentazione del suo libro, “Un atomo di verità”. L'evento, promosso nell'ambito della rassegna “Consiglio e Cultura: la casa dei lucani”, organizzata dal Consiglio regionale della Basilicata, cade in una data non casuale: il giorno in cui, 109 anni fa, nasceva lo statista democristiano.

Un omaggio che travalica la mera commemorazione, ma che ha permesso di riscoprire l'eredità politica e morale di Aldo Moro.

Il saggio di Damilano si addentra nei drammatici eventi del 1978, l'anno del rapimento e dell'omicidio di Moro da parte delle Brigate Rosse, ma con l'intento di andare oltre la su tragica fine per recuperare la lezione dello statista: «la fragilità delle democrazie, la necessità di una politica di ricucitura delle fratture sul piano interno e di pace in Europa e di convivenza tra i popoli del Mediterraneo sul piano internazionale». Una lezione che Damilano definisce «ancora più preziosa e sempre più attuale».

Moro, un ragazzo del Meridione, è stato protagonista indiscusso della storia repubblicana: deputato dell’Assemblea Costituente, tra i padri della Carta, ministro della Giustizia e dell’Istruzione, segretario della Democrazia Cristiana, presidente del Consiglio e ministro degli Esteri la cui eredità deve continuare ad essere custodita dalle nuove generazioni per comprendere e affrontare le complesse dinamiche contemporanee, in Italia e nel contesto geopolitico.


 

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