L’amministrazione comunale di Tramutola, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha organizzato un momento di riflessione con gli studenti del territorio per dire “NO” alla violenza di genere.
Un dialogo aperto quello con i ragazzi, parte attiva della manifestazione che si è svolta presso la palestra del plesso di
Tramutola dell’Istituto Comprensivo Statale “G. Racioppi”. Quello degli
alunni è stato un contributo significativo che ha portato i presenti a riflettere sul ruolo della donna nelle diverse epoche. Dai relatori è stata sottolineata l’importanza di fare rete, di cogliere i segnali e di mantenere alta l’attenzione. “ Il rispetto degli altri – ha dichiarato
il Sindaco di Tramutola Luigi Marotta – viene fuori dal rispetto delle
regole. E’ necessario creare una rete sul territorio. Alle donne dico di non sentirsi sole, lo stato opera per rimuovere gli ostacoli che impediscono una corretta uguaglianza”.
“Ci portiamo dietro ancora dei retaggi culturali – ha aggiunto il Vice Sindaco Annamaria Grieco – che colpiscono donne e uomini in egual misura. Ragazze, continuate a seguire i vostri sogni, nessun potrà impedirvelo. Ma ricordatevi che la prima forma di rispetto la dovete a
voi stesse”. Anche l’Assessore con delega all’istruzione ,Vito D’onofrio, ha parlato di retaggi culturali, raccontando di quanto e come si sia speso negli anni per favorire un incremento delle studentesse in
una scuola, l’Istituto Professionale, da sempre vista e intesa dalla collettività come un percorso di studi prevalentemente rivolto agli studenti piuttosto che alle studentesse.
Il Comandante della Polizia Locale Michele Petrone ha tracciato un
quadro completo sulle normative, sul codice rosso e su tutti gli interventi messi in campo per tutelare le vittime, che vanno dalla formazione costante degli operatori, alla presenza sempre più considerevole di case rifugio e sportelli d’ascolto. “E’ un allarme crescente” , ha spiegato il comandante, che ha poi riportato i dati
europei. In vetta alla classifica della violenza di genere l’Ungheria, seguita dalla Romania. L’Italia si colloca invece a metà classifica. Armi da fuoco e da taglio gli strumenti maggiormente utilizzati per
ferire o uccidere le donne.
Il Vice Dirigente dell’Istituto “Petruccelli-Parisi”, Michele Astrella, rivolgendosi ai suoi studenti presenti durante la manifestazione, ha rimarcato il ripudio verso ogni forma di violenza. “La scuola – ha spiegato- deve essere un veicolo di informazione per allontanare gli
stereotipi”. La responsabile del plesso di Tramutola dell’Istituto “G. Racioppi” ,
Raffaella La Scaleia, nell’esprimere supporto alla causa, ha sottolineato il ruolo della scuola nella formazione dei ragazzi. “Noi li accompagniamo in un percorso importante. Arrivano da noi bambini e li lasciamo adulti”.
La Psicologa del comune di Tramutola, Mariella De Filippo, ha spiegato che il vero problema nasce all’interno delle relazioni , un luogo dove noi ci sentiamo “vulnerabili e coinvolti. Difficilmente quindi possiamo
essere in grado di cogliere segnali”. L’ Assistente sociale comunale, Maria Colangelo, ha parlato di storie
di paura e di isolamento. “Ogni volta che si attiva la rete, la violenza perde il suo potere. Necessaria la prevenzione e l’educazione nel riconoscere le prime forme di violenza, ma anche combattere lo
stigma della cultura della paura e dell’omertà”.
Alle donne è stato dunque lanciato un appello, quello di abbattere il muro della paura e di non sentirsi sole. Presso il comune di Tramutola , già da un anno, è aperto lo sportello “Non sei sola”, pronto a
sostenerle ed affiancarle in un percorso di rinascita. “Per richiedere supporto e sostegno- ha sottolineato l’Assessore con delega al sociale, Maria Carmela La Salvia - è necessario contattare il numero 0975 353002 o l’indirizzo mail dedicato













