“Le Province sono pietre angolari della Repubblica e necessitano di uscire dall'attuale incertezza. È fondamentale che il Governo e il Parlamento colgano questo invito per superare lo stallo che dura ormai da troppo tempo, ridando piena dignità e chiarezza funzionale al nostro ente.”
Così il Presidente della Provincia di Potenza e Upi Basilicata, Christian Giordano, presente a Lecce alla 38° Assemblea Nazionale dell'Unione delle Province d’Italia insieme ai consiglieri delegati.
"Le Province, aperte al futuro", il focus della due giorni che si è concentrata sulla necessità di una riforma organica dell'ente come sottolineato anche dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, nel corso del discorso tenuto durante la cerimonia di apertura, ha riacceso il dibattito sul ruolo vitale delle Province.
“L'intervento del Presidente Mattarella è un incoraggiamento per tutti noi amministratori - ha evidenziato il Presidente Giordano - Le sue parole ribadiscono come le Province siano un elemento costitutivo della Repubblica al pari di Comuni, Città metropolitane, Regioni e Stato, e che è necessario intervenire con organici interventi legislativi per superare l’interrogativo su come adeguare le loro funzioni a quanto dispone la Costituzione.
La Legge 56/2014 ha lasciato le Province in una transizione incompiuta e in un’eterna incertezza su funzioni e risorse. Dopo anni di tentativi di riforma bloccati al traguardo, è il momento di passare dai fatti.
Le Province toccano le peculiarità dei territori e sono in grado di dare risposte concrete alle comunità - prosegue - Lo dimostra il ruolo strategico nell'attuazione del PNRR, in particolare per la messa in sicurezza degli edifici scolastici e delle arterie stradali del territorio.
Il ruolo delle Province deve essere rimesso al centro anche nella strategia di rilancio delle aree interne per le quali servono soluzioni vere, una politica che intervenga laddove le statistiche restituiscono dati "negativi", trasformando i punti di fragilità in nuovi motori di rinascita.
Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo attraverso il coinvolgimento diretto dei sindaci, perché abbandonarsi a questi numeri negativi significa sancire il fallimento delle istituzioni stesse.
Essere 'Province, aperte al futuro' vuol dire continuare ad investire nella fiducia e nella crescita delle comunità.”













