"Dopo due mesi, la vertenza SmartPaper non ha compiuto passi in avanti. Anche l'assemblea pubblica di oggi ha prodotto un nulla di fatto, con la paventata chiusura della sede di Tito a partire dal 5 dicembre, nonostante i tre mesi di proroga concessi all'azienda per il cambio di appalto.
Non è più accettabile proseguire su questa strada. È necessario dare certezze e risposte concrete agli oltre quattrocento lavoratori coinvolti". È quanto affermano i segretari generali della Cgil e Cisl Basilicata, Fernando Mega e Vincenzo Cavallo. "È il momento che si avvii una vera contrattazione sindacale, nei tavoli e con i toni opportuni - proseguono i dirigenti sindacali - Ecco perché sosteniamo la proposta di portare la vertenza al ministero competente visto anche il coinvolgimento diretto di Enel quale società a capitale pubblico.
L'auspicio è che in quella sede, grazie anche all'azione di pressione del governo nazionale e agli impegni assunti dal governo regionale, la nuova azienda vincitrice dell'appalto accolga la richiesta dei sindacati a mantenere i livelli occupazionali alle condizioni attuali e a mantenere le sedi storiche potentine che per anni hanno gestito la commessa Enel".













