ON WAY 131 UIL: TAPPA IN ALTO BRADANO

ON WAY 131 UIL: TAPPA IN ALTO BRADANO

On Way 131 Uil fa tappa in Alto Bradano, nell’ area “calda” della crisi Stellantis.

Costruire un Piano Territoriale Integrato dell’Alto Bradano come piattaforma di progettazione unitaria dei sei comuni (Forenza, Maschito, Banzi, Palazzo San Gervasio, Genzano di Lucania, Venosa); Rilanciare il lavoro agricolo e agroindustriale con contratti di qualità, formazione e filiere etiche; Istituire un Patto territoriale per l’integrazione e la coesione, che includa migranti, giovani, donne e anziani;  Investire nella cultura come motore di sviluppo, partendo da Venosa e dalla valorizzazione delle radici di Orazio; Creare una rete di comuni resilienti, capaci di condividere servizi, progetti e risorse per affrontare insieme le sfide dello spopolamento e della transizione ecologica. Sono le proposte della Uil illustrate a Venosa nell’incontro conclusivo della tappa di On Way 131 che si è svolta ieri in serata dopo i confronti in mattinata a Forenza con il sindaco Francesco Mastrandrea, a Maschito con il sindaco Luigi Rafti, a Banzi con il sindaco Pasquale Caffio, a Palazzo San Gervasio con il sindaco Luigi Festino, a Genzano di Lucania con la sindaca Viviana Cervellino. L’incontro di  Venosa è stato concluso dal sindaco Francesco Mollica.  Una giornata intensa, partecipata e ricca di contenuti, dedicata al futuro del lavoro, dell’industria e dello sviluppo territoriale. Della delegazione della Uil - guidata dal segretario regionale Vincenzo Tortorelli - hanno fatto parte tra gli altri Diego Sileo, Segretario Organizzativo UIL Basilicata, Rocco Messina, Coordinatore Regionale Artigianato, Marco Lomio (Uilm), Sonia D’Andrea (Uil Scuola), Carrnine Lombardi (Feneal), Pierluigi Di Fazio (Uil Venosa) e dirigenti Uil Trasporti e Uil Fpl. L’area rappresenta il cuore dell’Alto Bradano lucano, un territorio ad alta vocazione agricola e zootecnica, attraversato da una rete di piccoli centri che condividono la stessa sfida: contrastare lo spopolamento e costruire un modello di sviluppo locale sostenibile. Il sindaco di Forenza Mastrandrea ha evidenziato l’alto potenziale economico del comprensorio ancora inespresso ed ha riferito che il movimento turistico in paese nei fine settimana raggiunge sino a 1.500 presenze ma non si è ancora preparati a gestire i flussi turistici. Per il sindaco di Maschito Rafti la filiera vinicola è una risorsa significativa che va rafforzata dopo il riconoscimento di Città del Vino ed ha annunciato un progetto per scambi culturali da estendere a quelli commerciali con l’Albania anche allo scopo di tenere in vita la lingua albanofona. Secondo il sindaco di Palazzo Festino l’iniziativa della Uil ha il merito di costituire un “fil rouge” di collegamento tra comunità dell’Alto Bradano e tra esse e il sindacato. Palazzo – ha detto – scommette nella cultura attraverso la Pinacoteca D’Errico, la recente apertura del Castello e la Biblioteca. Il sindaco di Banzi Caffio si è detto preoccupato perché numerosi lavoratori fuoriusciti volontariamente dallo stabilimento di Melfi Stellantis manifestano gravi difficoltà di ricollocarsi nel mercato del lavoro. E’ una nuova “bomba sociale” che sta per esplodere che si somma agli effetti – ha detto – ancora più negativi della crisi dell’indotto Stellantis. Per la sindaca Cervellino, Genzano vive la contraddizione di far parte dell’Ambito Socio-Assistenziale Vulture-Alto Bradano e di un’Area Interna diversa. E’ anche questo il segno – ha sostenuto – di una programmazione regionale carente. Il sindaco di Venosa Mollica infine ha parlato di opportunità offerta dalla Uil per avviare un percorso di concertazione tra i sindaci dell’Area Nord che sopperisca alla programmazione regionale che manca dagli anni 90. La riconversione dell’area industriale di Melfi – ha aggiunto – è il tema principale per il futuro produttivo ed occupazionale.

Nel documento della Uil presentato si evidenzia che nell’Alto Bradano il tasso di disoccupazione giovanile supera il 35%, mentre il reddito medio pro capite è inferiore del 20% alla media regionale. Persistono sacche di lavoro nero e irregolare, in particolare nel comparto agricolo stagionale. Crescono, tuttavia, esperienze cooperative e di filiera corta, spesso legate a reti di agricoltura bio e sociale, che rappresentano un laboratorio di innovazione territoriale. Altro nodo: la carenza infrastrutturale rimane il principale freno allo sviluppo: • collegamenti stradali interni inadeguati (SP 6, SS 168); • assenza di collegamenti ferroviari efficaci verso Potenza e Bari; • digital divide ancora presente, nonostante i progetti Banda Ultra Larga. Sul piano dei servizi, si registra: • chiusura o ridimensionamento di plessi scolastici; • carenza di presidi sanitari territoriali; • ridotta accessibilità ai servizi pubblici per anziani e famiglie. Serve una strategia di rete tra comuni, per condividere servizi, progettualità e funzioni amministrative

L’area del Bradano rappresenta uno dei principali poli di lavoro agricolo stagionale in Basilicata, con un’incidenza media del 35% di manodopera straniera. Il Centro di Accoglienza e Integrazione di Palazzo San Gervasio costituisce un’esperienza cruciale, ma ancora parziale, di gestione del fenomeno. La UIL propone: • la creazione di un “Osservatorio territoriale sul lavoro migrante”; • percorsi di formazione professionale e linguistica; • una filiera etica dell’agricoltura, fondata su contratti regolari e certificazioni sociali. Il lavoro migrante deve diventare parte del progetto di coesione, non solo emergenza da gestire. Per la Uil l’agricoltura di qualità come piattaforma di sviluppo Il rilancio dell’Alto Bradano passa attraverso un nuovo modello di agricoltura innovativa, sostenibile e multifunzionale: • Distretto rurale del Bradano, per la valorizzazione integrata di filiere cerealicole, vitivinicole e olivicole; • Hub del biologico e della ricerca agritech (in collaborazione con UNIBAS e CREA); • rigenerazione dei borghi agricoli attraverso imprese giovanili e turismo esperienziale. Turismo, cultura e borghi vivi Occorre un piano di rigenerazione rban ache connetta le aree storiche e culturali (Banzi romana, Maschito arbereshe, Forenza longobarda, Venosa romana e umanista) a percorsi turistici integrati, connessi al Cammino di Orazio e alla Via Appia Regina Viarum. Pierluigi Di Fazio (Uil Venosa): la Uil dell’Alto Bradano esce rafforzata dal tour per i consensi e le condivisioni delle proposte e della strategia definita, da parte dei sindaci incontrati. L’insediamento FIAT-SATA (1991–1994) – dice Tortorelli - ha rappresentato una svolta storica per l’occupazione e la modernizzazione industriale della Basilicata e della sua Area Nord. Proposta centrale Uil:  Cabina di regia Regione–Comuni–Azienda–Sindacati–Università; tavoli permanenti su modelli/volumi, indotto, lavoro e sicurezza, formazione; Accordi territoriali con clausole occupazionali e obiettivi misurabili; monitoraggio trimestrale pubblico.


 

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