“La Basilicata come laboratorio di comunità”: è la parola d’ordine del Consiglio Confederale Regionale della Uil che si è riunito presso il Centro Polifunzionale Caritas di Tito Scalo con la presenza della Segretaria Nazionale Vera Buonomo.
“In Basilicata – ha detto il segretario regionale Vincenzo Tortorelli nella relazione - abbiamo dimostrato che anche in un territorio piccolo si può costruire una grande idea di futuro. Abbiamo lavorato su tutti i fronti: la vertenza Stellantis e l’indotto di Melfi, per garantire certezza industriale e occupazionale; la crisi Smart Paper, simbolo delle fragilità del lavoro digitale e precario; la nascita dell’Agenzia Agroforestale, una nostra battaglia storica finalmente vicina alla realizzazione; la proposta della Legge Regionale sulla Sicurezza sul Lavoro, la prima in Italia, condivisa con istituzioni, imprese e parti sociali; il confronto sulle nuove estrazioni petrolifere, dove abbiamo chiesto trasparenza e partecipazione”. Il massimo organismo dirigente della Uil lucana si è riunito dopo aver raggiunto il 50esimo comune tappa del progetto On the Way – 131 diventato il simbolo di una UIL che ascolta e cammina, un’iniziativa mai svolta prima da nessun soggetto sociale e politico. “Ogni tappa – ha sottolineato Tortorelli - è una lezione di vita: abbiamo incontrato comunità che resistono, giovani che non si arrendono, sindaci che sognano un futuro diverso per i propri paesi. Questo viaggio ci sta restituendo l’anima vera del sindacato: ascoltare, conoscere, unire. Non portiamo ricette preconfezionate, ma costruiamo risposte insieme alle persone. Perché il sindacato non vive nei palazzi, vive nei territori”. La scelta della sede Caritas ha riproposto il tema povertà. Per il leader della Uil lucana da noi la povertà non è più solo mancanza di reddito, ma mancanza di diritti. I dati parlano chiaro: 1 lavoratore su 4 guadagna meno di 10.000 euro l’anno; 1 pensionato su 4 vive con meno di 750 euro al mese; aumentano la povertà infantile, energetica, digitale e l’isolamento sociale. Marina Buoncristiano direttrice Caritas intervenendo ha sottolineato che “si è perso il senso di comunità” e che “i dati del nuovo rapporto povertà che sarà presentato a dicembre sono molto preoccupanti. Ma – ha aggiunto – vogliamo continuare a lanciare messaggi di speranza. Facciamo qui alla Caritas con chi ci sta e con proposte semplici il Tavolo Povertà proposto da più di un anno dalla Uil e che non ha trovato seguito istituzionale”. “Come UIL Basilicata – ha detto ancora Tortorelli- chiediamo un piano straordinario per il lavoro di qualità, con sostegni alle famiglie, ai minori, agli anziani, e politiche energetiche e digitali inclusive. Perché la povertà oggi non è solo economica: è anche sanitaria, culturale, relazionale. Serve un nuovo patto sociale che rimetta al centro la persona e la sua dignità. Il dialogo con la Caritas di Potenza ci conferma che il sindacato e il volontariato, insieme, possono ricostruire comunità più giuste, più umane e più solidali”. All’attenzione il tema sicurezza sul lavoro. “La UIL Basilicata, da anni impegnata nella campagna Zero Morti sul Lavoro, chiede l’avvio immediato di un percorso legislativo per l’approvazione di una Legge Regionale sulla Sicurezza sul Lavoro, costruita insieme al mondo delle imprese, delle istituzioni e delle parti sociali.
“Chiediamo alla Regione di aprire subito un tavolo permanente per scrivere insieme questa legge”..
Altro tema la scadenza congressuale nazionale e regionale nel nuovo anno. Per il segretario regionale Uil “è una fase di confronto, ma anche di crescita collettiva. Vogliamo una UIL che non aspetta, che non si adatta, che non accetta il declino come destino. Tre cose semplici ma decisive guideranno il nostro percorso: Ascoltare davvero e trasformare l’ascolto in azioni concrete; Rafforzare la contrattazione in ogni luogo – nelle scuole, nei distretti, nei comuni, nelle università; Costruire una visione nazionale che parta dal Mezzogiorno, che non è un problema da gestire ma l’architrave del futuro industriale, energetico e logistico del Paese. Noi non chiediamo il permesso alla rassegnazione. Noi stiamo già costruendo. E continueremo, insieme. Essere costruttori di comunità – ha concluso – significa mettere insieme persone, idee e progetti per una Basilicata che non si arrende alle difficoltà, ma sceglie la via della coesione e dell’innovazione”.












