ESPOSITO (CGIL POTENZA): ISTITUIRE UN OSSERVATORIO REGIONALE SUI CONTRATTI PUBBLICI

ESPOSITO (CGIL POTENZA): ISTITUIRE UN OSSERVATORIO REGIONALE SUI CONTRATTI PUBBLICI

“Alla luce dei presunti fatti denunciati dall’inchiesta giornalistica sugli affidamenti diretti da parte di enti regionali e amministrazioni locali in Basilicata, ancora in attesa di verifica da parte degli organi preposti, riteniamo sia opportuno istituire un Osservatorio regionale sui contratti pubblici, costituito da figure indipendenti che abbiano il compito di vigilare sugli appalti pubblici e sugli affidamenti diretti”.

È la proposta del segretario generale della Cgil di Potenza, Vincenzo Esposito, alla Regione Basilicata. Esposito ricorda come “la norma delle gare di appalto in casi di affidamento diretto per motivi di emergenza urgenza preveda il rispetto dei principi di rotazione e competenza, con quest’ultima che debba risultare già nella ragione sociale dell’azienda affidataria. Fatta questa premessa, ribadiamo come il consolidarsi di questa prassi negli enti regionali e talora in alcuni Comuni, qualora appurati, siano un brutto segnale per chi amministra la cosa pubblica in Basilicata, a partire dalla mancanza di valore e trasparenza nella gestione del denaro pubblico. Che si tratti di nuove opere o  attività di gestione ordinaria, manutenzione e cura dell’esistente poco cambia. I fondi pubblici non appartengono a chi li gestisce, che deve metterli al servizio della società civile. Scorciatoie e favoritismi – afferma Esposito - sono un’antica prassi di chi ricopre ruoli decisionali, di responsabilità e controllo, ma restano inaccettabili in quanto stridono con i bisogni dei cittadini in questo difficile periodo storico. Come già sottolineato, l’affidamento diretto sotto soglia è lecito ma sollecita anche elementi legati all’opportunità e al rischio di forzature che sottraggono spazio all’imparzialità. Pratiche opache rendono il sistema inefficiente e dunque non rispondente ai bisogni per i quali la macchina di gestione è pensata. 

Ribadiamo l’invito al senso di responsabilità da parte di chi ha ruoli gestionali e richiamiamo a un’etica e a una morale della politica che affondi le radici nel rispetto delle regole e della collettività. Auspicando che si faccia chiarezza quanto prima sui presunti illeciti documentati dall’inchiesta de Il Quotidiano del sud – conclude Esposito - ribadiamo la necessità di riattivare una discussione pubblica e collettiva su come vogliamo funzioni la macchina gestionale della cosa pubblica e a quali valori condivisi e trasversali vogliamo guardi come principi ispiratori e di orientamento nelle scelte quotidiane”.


 

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