Il ruolo delle donne nelle organizzazioni mafiose è complesso e stratificato ma tutt’altro che marginale. Anche all’interno di contesti tradizionalmente maschilisti come quelli criminali, le donne possono essere custodi di valori distorti, ma anche leve di trasformazione profonda.
Su questo tema si concentrerà la mattinata di studio dal titolo “Devote e d’onore. La mafia, le donne e la religiosità”, in programma giovedì 9 ottobre 2025 alle ore 9.30 nell’Aula 1 della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Tommaso d’Aquino, a Napoli.
L’evento è promosso dall’IRFI – istituto di ricerca e formazione interdisciplinare sulle mafie intitolato a Don Peppe Diana e nato proprio a Napoli con l’obiettivo di offrire percorsi di formazione e accompagnamento alle comunità impegnate nella lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione. L’IRFI raccoglie e rinnova l’eredità di Don Peppe Diana, sacerdote ucciso dalla camorra nel 1994, e si pone come spazio di riflessione e speranza, in dialogo costante con i territori e le istituzioni. Fa riferimento alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Tommaso, che ospita l’iniziativa.
La giornata sarà aperta dai saluti istituzionali del prof. Antonio Foderaro, Decano della Sezione San Tommaso, e di don Marcello Cozzi, lucano, coordinatore dell’IRFI. A moderare l’incontro sarà la giornalista Mariapaola Vergallito.
Seguiranno gli interventi di studiosi e professionisti impegnati sul fronte della legalità e della ricerca:
Prof. Giancarlo Costabile, docente all’Università della Calabria, parlerà di “Religiosità e donne d’onore”;
Dott.ssa Marisa Manzini, Sostituto Procuratore Generale a Catanzaro, rifletterà su “Quando l’antimafia è donna”;
Prof.ssa Adriana Valerio, storica del cristianesimo e teologa, interverrà su “Il sacro, il femminile e la donna nuova del Vangelo”.
A concludere i lavori sarà Sua Eminenza il Cardinale Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli e Gran Cancelliere della PFTIM, da sempre vicino alle realtà che operano sul fronte del riscatto e dell’impegno sociale. L’incontro rappresenta un’occasione preziosa per approfondire il legame profondo – e spesso sottovalutato – tra la religiosità e la cultura mafiosa, e per interrogarsi sul ruolo che la fede, letta alla luce del Vangelo, può avere nei percorsi di liberazione e giustizia, in particolare quando ad avviarli sono proprio le donne.