“Dalla vertenza Smart Paper, a quella di Stellantis e dell’indotto – a cominciare dalla PMC – emerge con chiarezza che la situazione del lavoro in Basilicata sta sfuggendo di mano. Ogni giorno si apre una nuova emergenza, e il Governo regionale continua a rincorrere gli eventi, anziché governarli”.
È quanto dichiara il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, commentando anche i dati del Rendiconto sociale INPS 2025, che restituisce conferme preoccupanti sull’andamento dell’occupazione lucana e sull’aumento delle ore di cassa integrazione.
“Non si tratta più di segnali isolati – sottolinea Chiorazzo – ma di conferme strutturali di una crisi che attraversa tutti i settori produttivi e che impone alla Regione un cambio di passo deciso. Invece, il Governo regionale continua a perdere tempo prezioso, limitandosi a commentare o a esultare per atti dovuti, come nel caso della vertenza Smart Paper, piuttosto che intervenire con autorevolezza chiedendo a Enel il rispetto delle clausole sociali e territoriali previste negli appalti, per garantire la permanenza delle attività nei siti di Tito e Sant’Angelo le Fratte. Non è più accettabile che si resti spettatori”.
Chiorazzo richiama poi il ruolo fondamentale delle organizzazioni sindacali lucane - CGIL, CISL e UIL - che in queste settimane hanno rilanciato piattaforme e proposte concrete per rimettere al centro lo sviluppo e il lavoro. “Dalla Vertenza Basilicata della CGIL, alla proposta della CISL di una Conferenza nazionale di servizio sulle aree interne, fino al percorso della UIL On the Way 131, le sigle sindacali stanno offrendo una visione e strumenti concreti per costruire una prospettiva condivisa. È compito della politica ascoltare e valorizzare questo impegno”.
“Questo - aggiunge Chiorazzo - è il messaggio più forte che arriva oggi dal mondo del lavoro lucano che sottolinea la necessità di una piattaforma comune di rilancio, costruita insieme alle istituzioni, alle imprese e alle comunità locali. Bene le discussioni in Consiglio regionale sulle tante crisi aperte, ma non basta più analizzare o commentare. Serve una nuova stagione di concertazione, quella che lo stesso Presidente Bardi aveva annunciato un anno fa come ‘un confronto costruttivo e serrato sui nodi cruciali dello sviluppo territoriale’ e che purtroppo si è fermata prima di cominciare. Nessun tavolo, nessun piano condiviso, nessun passo avanti”.
“Se non si costruisce - conclude Chiorazzo - una piattaforma programmatica aperta e condivisa, il rischio non è più quello di una crisi passeggera, ma di assistere inesorabilmente ad una fase depressiva economica e sociale che da anni attraversa la Basilicata. È ormai evidente che la perdita di lavoro, l’impoverimento produttivo e lo spopolamento di quasi tutte le aree della regione non sono più tendenze, ma fatti consolidati. È da qui che bisogna ripartire, con responsabilità e coraggio, maggioranza e opposizione, istituzioni, forze sociali e comunità locali, per restituire alla Basilicata una traiettoria di sviluppo, di fiducia e di dignità del lavoro”.