INDOTTO STELLANTIS . UGL:”PER LA TIBERINA SERVONO CERTEZZE, CHIEDIAMO COMMESSE E CONTINUITÀ PRODUTTIVA”

INDOTTO STELLANTIS . UGL:”PER LA TIBERINA SERVONO CERTEZZE, CHIEDIAMO COMMESSE E CONTINUITÀ PRODUTTIVA”

La UGL Metalmeccanici esprime forte preoccupazione per la grave situazione che sta attraversando lo stabilimento Tiberina di Melfi. È necessario che la Tiberina e Stellantis si assumano le proprie responsabilità e garantiscano la continuità produttiva e occupazionale.

Nel corso dell’assemblea sindacale tenutasi questa mattina davanti ai cancelli dell’azienda, le lavoratrici e i lavoratori hanno manifestato con determinazione la necessità di fare chiarezza sul futuro produttivo del sito. È indispensabile che Tiberina definisca al più presto un piano industriale chiaro, condiviso e concreto, che consenta di garantire la continuità occupazionale e produttiva.

Commesse per la nuova Compass non ce ne sono per la Tiberina di San Nicola di Melfi. E nel nuovo calendario, in vigore da oggi, le maestranze (129 tra operai, impiegati e amministrativi) sono suddivise in 8 squadre, quindi ciascuno lavorerà un giorno ogni due mesi, con scadenza della Cassa integrazione prevista ai primi di maggio 2026. Nel sito si producono scocche, pezzi di lastratura, proprio per Stellantis. Allo stesso tempo, Stellantis deve assumersi le proprie responsabilità, assegnando nuove commesse precise allo stabilimento di Melfi, fondamentali per assicurare la tenuta dell’intero indotto.

La UGL Metalmeccanici chiede inoltre al Governo e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy di convocare con urgenza un tavolo di confronto con il gruppo Tiberina e le organizzazioni sindacali, per delineare una strategia di rilancio complessiva del settore automotive e in particolare dell’area industriale di Melfi, che rappresenta un patrimonio strategico per la Basilicata e per tutto il Mezzogiorno.

È necessario che anche la Regione Basilicata faccia la sua parte, mettendo in campo azioni concrete a tutela dell’occupazione e del futuro produttivo di questo territorio. La UGL conferma il proprio impegno a fianco dei lavoratori e, insieme alle altre organizzazioni sindacali, parteciperà alle prossime iniziative di mobilitazione e agli incontri istituzionali già richiesti.

Non obbligheremo nessuno a scioperare o a stare ai presidi, ma è giunto il momento di decidere cosa fare, e restare sul divano finisce solo con l’acuire questa morte lenta. Solo con un piano industriale serio e nuove commesse sarà possibile garantire il futuro dei lavoratori Tiberina e dell’intero indotto di Melfi tenendo presente che a pochi metri del piazzale della Tiberina. Stessa sorte sta attraversando un’altra fabbrica dell’Indotto, la Pmc, che si trova a pochi metri, e anche questa addetta alla Lastratura.

C’è aria di protesta, la pazienza è finita per chi è rimasto praticamente per strada, con in mano solo uno straccio di Cassa a termine, poi la Naspi, e null’altro. I due presidi, tra Tiberina e Pmc potrebbero anche unirsi. Ma questa è una pagina ancora tutta da scrivere. Per l’Ugl Metalmeccanici di Potenza è il momento di lottare mobilitandoci uniti e compatti per un solo e unico obbiettivo: salvaguardare tutta l’occupazione dell’indotto Stellantis”.

 


 

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