ll rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Comparto Sanità 2022–2024 è ormai alle battute finali. Dopo il via libera della Corte dei Conti, arriverà la firma definitiva che renderà operativo l’accordo. Tuttavia, la UIL FPL non ha firmato il contratto , giudicandolo ingiusto, insufficiente e privo di reali valorizzazioni per il personale sanitario.
Lo ha dichiarato Giuseppe Verrastro, segretario regionale Uil fp Basilicata: "Gli aumenti effettivi saranno di appena 30–50 euro netti al mese, mentre le indennità restano ferme da vent’anni. Il contratto, inoltre, non premia il merito, non valorizza le competenze e non offre reali possibilità di crescita professionale. Restano bloccate le progressioni di carriera, la formazione continua non è garantita e le indennità di disagio e di turno non vengono aggiornate. Anche il sistema di incarichi introdotto rischia di creare ulteriori disuguaglianze e ingiustizie retributive, mentre il welfare continua a penalizzare chi lavora nei reparti e nei servizi più gravosi.
Un altro punto critico riguarda la mancanza di risposte concrete sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela legale preventiva e sul riconoscimento delle specificità professionali del personale sanitario. La UIL FPL denuncia un contratto che non tutela chi ogni giorno garantisce il funzionamento dei reparti, dei servizi di emergenza e del Servizio Sanitario Nazionale nel suo complesso. In Basilicata, la situazione del sistema sanitario regionale si presenta ancora più complessa e critica rispetto ad altre realtà italiane.
Gli operatori sanitari continuano a lavorare in condizioni di forte carenza di personale, in particolare per quanto riguarda gli operatori socio-sanitari (OSS) e il personale infermieristico. A queste difficoltà si aggiunge la mancanza di figure tecniche fondamentali, come i tecnici di laboratorio e di radiologia, gli autisti, la cui assenza compromette ulteriormente l’efficienza dei servizi.
Il risultato è un carico di lavoro ormai divenuto insostenibile, con turni massacranti e una produttività media che, in molti casi, non supera i 400 euro annui lordi — una cifra del tutto inadeguata se rapportata all’impegno e alle responsabilità quotidiane di chi opera in prima linea per garantire l’assistenza ai cittadini.
La UIL FPL ha più volte sollecitato la Regione Basilicata ad intervenire concretamente, chiedendo di destinare Risorse Regionali Aggiuntive (RAR) per riconoscere l’impegno straordinario del personale sanitario. Si tratta di un atto dovuto verso lavoratrici e lavoratori che, nonostante le difficoltà e la carenza di mezzi, continuano a garantire servizi essenziali con professionalità e dedizione.
Il sindacato ha inoltre richiesto l’apertura di un confronto urgente con la Regione per procedere a una revisione complessiva delle linee guida regionali, comprese le tariffe delle prestazioni aggiuntive, ormai non più adeguate né sostenibili. È indispensabile aggiornare tali parametri affinché riflettano la reale complessità del lavoro svolto e contribuiscano a restituire dignità e motivazione al personale del Servizio Sanitario Regionale.
Il sindacato sottolinea come le contrattazioni integrative, già limitate da risorse esigue, siano ormai in gran parte assorbite dal pagamento del lavoro straordinario, una tendenza che, va invertita se si vuole ridare ossigeno e dignità professionale agli operatori del comparto. I lavoratori capiranno presto perché abbiamo detto NO: lo vedranno direttamente in “busta paga”,
LA UIL FPL conferma la volontà di continuare la propria battaglia per un vero rinnovo contrattuale che restituisca dignità economica, giustizia e rispetto a tutto il personale sanitario e ribadisce il proprio impegno a difendere e valorizzare il lavoro pubblico e chi, con dedizione e sacrificio, tiene in piedi il Servizio Sanitario Nazionale e quello regionale.