Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha approvato la stipula dell’Accordo di programma finalizzato alla riconversione e riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Melfi, Potenza e Rionero Vulture.
L'intesa coinvolge il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, l’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro, la Regione Basilicata e il Comune di Melfi. Lo fa sapere il Mimit, sottolineando che il territorio in questione, particolarmente colpito dalla crisi dell’automotive, il più rilevante settore di specializzazione manifatturiera della Basilicata sul quale gravano il ridimensionamento delle attività dello stabilimento Stellantis, la riconversione dei processi produttivi dovuta alla transizione verso l’elettrico e le relative difficoltà per le numerose aziende dell’indotto che si occupano di componentistica, trasporti, logistica integrata e servizi», comprende 49 comuni della provincia di Potenza. Il Mimit ricorda che ha stanziato 20 milioni per i progetti imprenditoriali, mediante il ricorso al regime di aiuto della legge 181/1989, misura volta alla salvaguardia dei livelli occupazionali e il recupero della capacità produttiva dei territori. La Regione Basilicata compartecipa al programma con 8,7 milioni.
Soddisfatto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi: "Con questo provvedimento il ministro Urso dà un segno concreto dell’interesse del governo all’insieme delle problematiche che interessano l’area: dalla crisi dell’automotive, con ricadute sulle le aziende dell’indotto, alla componentistica, trasporti, logistica e servizi". I progetti per la riconversione e la riqualificazione dell’area di crisi industriale complessa di Melfi, Potenza e Rionero Vulture potranno presto partire. Lo stanziamento di 20 milioni del Mimit, mediante il ricorso al regime di aiuto della legge 181/1989, e la compartecipazione al programma della Regione Basilicata, con 8,7 milioni, "rappresentano - ha precisato Bardi - una base economica solida per dare avvio ai processi di recupero della capacità produttiva dei territori e di salvaguardia dei livelli occupazionali".