I consiglieri regionali di Basilicata Casa Comune, Angelo Chiorazzo e Gianni Vizziello, hanno presentato una nuova interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale in merito allo stato di avanzamento dei progetti per la realizzazione degli impianti fotovoltaici a servizio del sistema idrico lucano, previsti dall’Accordo “Progetti di Sviluppo” sottoscritto con ENI e Shell nel giugno 2022.
“Abbiamo già presentato un’interrogazione lo scorso febbraio - spiegano Chiorazzo e Vizziello - ma la risposta fornita da API-BAS il 18 giugno 2025 si è rivelata del tutto fuori tema poiché riferita ad altri interventi, che seppur riconducibili ad Acquedotto Lucano, non riguardano i progetti approvati con le DGR 826/2023 e 1/2024, che hanno recepito l’Accordo Attuativo con ENI e Shell”.
I due consiglieri ricordano che le finalità del progetto, dal valore di 55 milioni di euro, come stabilito dalla scheda approvata dalla Giunta, sono quelle di favorire la sostenibilità e l’efficientamento energetico del servizio idrico, ridurre i costi di Acquedotto Lucano e abbattere le tariffe a vantaggio delle famiglie lucane, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili.
“Le tempistiche - aggiungono i consiglieri di Basilicata Casa Comune - erano state fissate in tre fasi, una fase ponte già avviata il 1° febbraio 2024 con la fornitura di energia a prezzo calmierato (82 €/MWh) fino a fine 2025; la realizzazione e gestione dei tre parchi fotovoltaici da 49 MWp complessivi entro il 2025, con messa in esercizio dal 1° gennaio 2026; infine il trasferimento della titolarità degli impianti alla Regione entro il 2031. Oggi vogliamo sapere a che punto siamo, se i tempi saranno rispettati e soprattutto a chi ricadranno i costi in caso di ritardo”.
Chiorazzo e Vizziello sottolineano come la Basilicata viva ormai da tempo la contraddizione di una politica degli annunci che non si traduce in soluzioni concrete. “Lo vediamo con Acquedotto Lucano - affermano - che continua a vivere una crisi finanziaria strutturale, aggravata anche dai ritardi amministrativi su progetti annunciati come strategici per ridurre i costi energetici. Intanto, per fronteggiare il peso crescente della bolletta elettrica, si continua a utilizzare perfino le risorse destinate al bonus idrico, snaturandone la finalità sociale e sottraendo quelle risorse alle famiglie lucane".
“Questi progetti - concludono Chiorazzo e Vizziello - nelle intenzioni dovrebbero generare un beneficio concreto sulle bollette idriche degli utenti. Non possiamo permettere che, per mancanza di chiarezza o per ritardi nella realizzazione, si tradisca l’obiettivo che era alla base dell’accordo con ENI e Shell facendo ricadere, ancora una volta, i costi dei ritardi amministrativi sui cittadini lucani”.