PARATA DEI TURCHI: I PORTATORI DELLA IACCARA

PARATA DEI TURCHI: I PORTATORI DELLA IACCARA

La parola Iaccara significa fiaccola; un grosso fascio di cannucce legate attorno ad un palo di castagno che raggiunge i dodici metri e sfiora i mille kg, parte integrate della Storica parata a partire dal 2010.

Diverse le testimonianze che attestano come le Iaccare fossero già conosciute nel 1800; costruite dai contadini nei giorni antecedenti la festa di San Gerardo e usate sia per illuminare la città e le sue porte di accesso, sia come devozione al Santo. La loro costruzione era motivo di gioia e, una volta accese, venivano fatte bruciare per tutta la notte, mentre ai loro piedi si consumava la festa cittadina.

Dal 2010 un gruppo di rievocatori del capoluogo lucano ha riscoperto e riproposto alla cittadinanza questa tradizione che vede la costruzione della Iaccara partire fin dai primi mesi dell’anno. A portarla in spalla durante la parata dei turchi, sono 44 volontari aiutati da 5 iaccari e un capo iaccara.

Sulla Iaccara, ornata con ginestre e un’effige benedetta del Santo, viene trasportato a cavalcioni “Sarachella” la maschera carnevalesca potentina. Una forte devozione accompagna i portatori che, per tutto il tragitto, si danno forza con inni e canti per alleviare peso e fatica.

Al termine della parata, nel centro della città, la Iaccara viene issata, scalata e incendiata in onore di San Gerardo. La devozione che si fa fuoco, luce. Una tradizione che può essere inserita tra i riti arborei della Basilicata, con il fuoco da sempre simbolo propiziatorio utilizzato per chiedere di allontanare i malanni dell’inverno ormai passato e l’abbondanza nei raccolti estivi.

Gli abiti dei volontari rievocano il tipico abbigliamento ottocentesco del popolo, in particolare il rosso, che tutti portano nella fascia o nel fazzoletto quale simbolo di festa.

Tutte le foto della storica Parata dei turchi 2023 sono disponibili al link: https://potenzabrutale.com/potenzabrutale/parata-dei-turchi.html

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