ECCO I “CENTINI” DEL LICEO SCIENTIFICO GALILEI DI POTENZA

ECCO I “CENTINI” DEL LICEO SCIENTIFICO GALILEI DI POTENZA

Cinque anni, mille giorni... sono pochi se rapportati alla durata media della vita di una persona, ma sono anni e giorni fondamentali per la formazione dell'individuo, della sua crescita e per determinare le inclinazioni, definire i desideri e intravedere l'uomo o la donna che diventerà.

Sì, sono gli anni del Liceo, della Scuola Superiore, quegli anni in cui i ragazzi entrano nell'istituzione scolastica poco più che bambini per uscirne poi giovani adulti.

La Scuola ha il compito di accompagnarli in questo processo di crescita culturale e umana: le verifiche, le prove, le interrogazioni, la ricreazione, le gite, non sono altro che la metafora di momenti spensierati e di impegno che si affronteranno nel resto della vita, delle difficoltà che si incontreranno e che verranno superate con qualche sforzo e con la costanza.

E' questo quello che viene fuori dalle testimonianze dei "Centini" del Liceo Scientifico Galilei (istituto che nel 2024 ha celebrato i suoi 70 anni), quei ragazzi che vengono definiti "Eccellenze", che raccontano il loro percorso alla fine di quel rito di passaggio dell'Esame di Stato." Un ultimo colloquio per chiudere un capitolo durato 5 anni, forse i 5 anni più intensi e caotici della vita, ilperiodo dell’adolescenza... un percorso che mi ha dato modo di comprendere quali siano i miei reali interessi e che ha sinceramenteformato la persona che sono. Tutta la legittima ansia della notte prima dell’esame, a colloquio concluso, lascia spazio alla memoria di tutti i momenti vissuti al Galilei, a tutti i progetti a    cui ho volentieri partecipato e che mi hanno dato modo di comprendere quali siano i miei reali interessi e hanno formato la persona che sono."

Queste le parole di Maria Pia, ma anche Daniele sottolinea di essere "grato alla mia scuola per avermi formato e per avermi insegnato, non solo l’importanza dello studio, ma anche, esoprattutto, l’importanza di saper interagire con il mondo esterno eriuscire a migliorarsi continuamente".

Lo studio accurato delle diverse discipline, da quelle scientifiche a quelle umanistiche, ha permesso ai ragazzi di potersi cimentare in vari ambiti, scoprire le proprie potenzialità, operare una scelta oculata per il prosieguo universitario. Il percorso scolastico per tutti è stato un vero e proprio viaggio e, come dice Gabriella un "trampolino dilancio perché grazie ad essi affronterò con più coraggio e consapevolezza ciò che mi aspetta!"

Ma il Galilei non è stato solo studio, ma anche il luogo dove coltivare amicizie, creare rapporti che dureranno probabilmente tutta una vita" ricorderò sempre dei momenti iconici con i professori, ma quello chemi mancherà di più sarà il sentirmi parte della comunità galileiana, sentimento sempre presente nei momenti di condivisione tra noi studenti come le assemblee, gli open day, il convivium, l'Erasmus, leuscite didattiche e le gite": il Galilei per Davide è comunità, per Emanuele e Francesca confronto e crescita e per tutti un percorso di preparazione per affrontare tutta la vita che viene dopo... 

Il Galilei ce l'ha messa tutta e i ragazzi, con il loro impegno, hanno restituito, prima di tutto a loro stessi, aspettative e soddisfazioni e, chiudendo con le parole di Giuseppe: "L'utilità di tutto questo risiede proprio dentro ogni studente, che nel varcare per l'ultima volta l'entrata del proprio liceo, riesce a comprendere chi è e qual è il ruolo che vuole ricoprire nella società per far si che il futuro della nostra comunità sia all'insegna del progresso".