TRA MARE E MONTAGNA FERRAGOSTO AL PARCO GRANCIA

TRA MARE E MONTAGNA FERRAGOSTO AL PARCO GRANCIA

Ferragosto al mare o in montagna? Scegliamo il Parco della Grancia in una Basilicata che anche il 15 agosto si offre al visitatore o al viandante con il suo scrigno di meraviglie.

Una giornata  da trascorrere in un parco immerso in uno scenario naturale di rara bellezza e suggestione a pochi chilometri da Potenza, nel Comune di Brindisi di Montagna,  a partire dalla mattina alle 11 fino mezzanotte circa. Un’esperienza unica nel primo Parco storico rurale ambientale della Basilicata. Su una superficie di 50 ettari di terreno si snodano storia e storie. Nell’incedere lento tra i sentieri che si snodano tra i querceti, nelle distese erbose, l’altra faccia di un cielo azzurro dove si librano i rapaci con i loro spettacolari voli, il tempo sembra essersi fermato per raccontare la vita autentica del lavoro nei campi.

La memoria del passato non come un ritorno nostalgico, ma come un’occasione per proiettarsi al futuro per preservare l’ambiente e la sua bellezza in quegli spazi incontaminati dove il bosco ha ancora il sapore del bosco e il silenzio parla le voci della natura. Dove ci troviamo? Alla Grancia, dal latino granica, il luogo dove si conservava il grano e che riporta ai Certosini che vi si insediarono all’inizio del XVI secolo, quando l’antico monastero basiliano passò ai Padri della Certosa di Padula che la eressero Grancia di San Demetrio. Da antica badia dedicata a Santa Maria dell’Acqua Calda, per via di una sorgente di acqua termale utilizzata fino alla metà del secolo scorso, a una grande azienda rurale che raggiunse il massimo splendore nel 1700, con i suoi orti, i seminati, i vigneti, le essenze spontanee officinali, gli allevamenti di bestiame, i mulini, la gualchièra, la saponeria, il caseificio e anche un antico lattodotto, una condotta in tubi di terracotta, che dal monte Romito sovrastante l’insediamento, portava il latte all’antica badìa. Con la soppressione degli ordini monastici a seguito della legge napoleonica del 1806, la Grancia fu acquistata dai baroni Blasi di Pignola e rivenduta dai loro eredi al Demanio verso il 1925.

Il resto è storia di oggi, in una giornata per tutti, grandi e piccoli, da vivere all’insegna di un’agricoltura sostenibile, partendo dalla visita in una fattoria didattica, alle 11, con la dimostrazione della tradizionale pigiatura dell’uva. Un modo divertente ed educativo per avvicinarsi al mondo rurale nella fattoria degli animali e all’agricoltura di un tempo quando l’aratro era tirato dai buoi e la semente era coperta con l’erpice tirato dagli stessi buoi. Il lavoro duro dei campi si accompagnava al clima festoso tra canti e balli popolari.

Nel Parco della Grancia anche per scoprire il meraviglioso mondo delle api operose e il frutto del loro lavoro. Dalla raccolta del miele, alla conservazione, alla trasformazione, fino alla distribuzione. Sapori semplici, autentici e genuini nell’area del gusto. Dal miele, alla propoli, al polline, alla pappa reale da scoprire nel museo e nel laboratorio, tra sessioni informative e degustazioni. E per concludere tra le tante attrazioni, con il Cinespettacolo "La Storia Bandita".

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