CRISI GIUSTIZIA, LAVORATORI IN MOBILITAZIONE A POTENZA PER STABILIZZAZIONI E RINNOVO CONTRATTI

Si è tenuta nell'Aula Grippo del Tribunale di Potenza, l'assemblea dei lavoratori della Giustizia, nell'ambito della mobilitazione nazionale "Per una giustizia più giusta", promossa dalle sigle sindacali Fp Cgil, UIL PA e USB PI. L'iniziativa nasce dall'urgenza di mettere in evidenza le profonde criticità presenti, a partire dalla condizione contrattuale e occupazionale del personale.

Al centro della protesta vi è un contratto integrativo che, da anni, non viene rinnovato, impedendo di fatto il riconoscimento della professionalità acquisita e lo sviluppo delle carriere dei lavoratori. A ciò si aggiunge la mancata definizione delle famiglie professionali, un elemento che potrebbe finalmente valorizzare il personale in servizio, e la mancata attuazione di accordi sindacali già siglati, generando frustrazione e demotivazione tra gli operatori.

Un capitolo cruciale della mobilitazione riguarda i circa 12.000 lavoratori precari immessi nel sistema giudiziario negli ultimi anni grazie ai fondi PNRR. La loro presenza ha indubbiamente contribuito a una significativa riduzione dei tempi del sistema giudiziario, confermando quanto da tempo rivendicato dai sindacati: la carenza di organico è un freno all'ammodernamento e alla velocizzazione della giustizia italiana. Tuttavia, con la scadenza dei loro contratti (già avvenuta lo scorso 30 giugno), l'incertezza sul futuro è totale per molti. Nonostante il loro ruolo fondamentale, ad oggi non vi è alcuna certezza di fondi per stabilizzare tutte le unità, ma solo per circa la metà di esse (6.000 operatori). Questo significa che quasi 200 precari nella provincia di Potenza restano in attesa di una risposta definitiva, in un contesto in cui il sistema rischia la paralisi a causa dei numerosi pensionamenti.

I temi centrali trattati nell'assemblea di Potenza, e che saranno al centro delle mobilitazioni negli uffici giudiziari, includono il rinnovo del contratto collettivo, la definizione delle famiglie professionali, lo sblocco delle carriere e, soprattutto, la stabilizzazione di tutti i precari PNRR.

"Auspicavamo e auspichiamo di trovare risorse per stabilizzare tutti i precari e dare una spinta alla contrattazione, ferma da troppo tempo”, ha sottolineato Carmen Sabatella, segretario FP CGIL Potenza.

La mobilitazione sottolinea l'urgenza di interventi concreti per scongiurare un collasso del sistema giudiziario, garantendo stabilità e riconoscimenti a chi, quotidianamente, lavora per una "giustizia più giusta".

 


 

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