Rapinato questa mattina a Potenza un furgone Cosmopol, che stava consegnando del denaro a un ufficio postale del rione Cocuzzo.
Tre dei quattro rapinatori coinvolti sarebbero stati fermati dalla Polizia. In queste ore il fermo di una quarta persona. Intanto i primi commenti. La Filcams Cgil:
"I fatti che si sono verificati questa mattina a Potenza con l'assalto al portavalori in Rione Cocuzzo, coinvolgendo l'addetto alla vigilanza, certifica purtroppo quanto dalla Filcams Cgil denunciato a suo tempo sulla necessità di maggiori tutela dei lavoratori del settore". Lo affermano il segretario generale della Filcams Cgil di Potenza, Rocco Casaletto e il Rappresentante dei lavoratori alla sicurezza (Rlst) della Filcams Cgil di Potenza, Saverio Lavangone, esprimendo solidarietà al lavoratore coinvolto.
"Il lavoro svolto dagli addetti alla vigilanza– ribadiscono Casaletto e Langone – ,come dimostrato anche dalla cronaca, è alquanto delicato e richiede una maggiore attenzione in termini di sicurezza oltre che una buona organizzazione del lavoro, cosa che troppo spesso non si verifica nelle aziende, andando anche in deroga a quanto prevede il contratto collettivo nazionale.
Senza alcun riferimento al caso specifico, in generale spesso riscontriamo turni massacranti fino a 12 ore al giorno, pattuglie effettuate da un solo addetto, insufficienti ore di riposo tra un turno e un altro. Sono questi solo alcuni dei casi che si verificano e che mettono in pericolo non solo l’incolumità del singolo lavoratore ma anche della collettività trattandosi di un lavoro indispensabile in certi ambiti, come appunto il caso della vigilanza a portavalori e mezzi blindati. Ribadiamo pertanto l'importanza della formazione e della sensibilizzazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici sulla prevenzione, che risulta a oggi tra le azioni prioritarie”.
L’assalto oggi al portavalori della ditta Cosmopol che stava consegnando denaro a un ufficio postale del rione Cocuzzo a Potenza conferma la necessità che, rinnoviamo anche in questa occasione, di garantire la sicurezza di chi lavora in questo settore.
A sostenerlo è Fabio Tundo Segretario Generale UilTucs Basilicata ricordando l’ultimo episodio avvenuto il 27 marzo scorso nelle vicinanze di San Nicola di Melfi. La UIlTucs ha chiesto fda tempo alle Prefetture e, tramite gli Uffici Provinciali di Governo, al Governo stesso, maggiore attenzione per questi lavoratori, che rischiano la loro vita tutti i giorni. L’organizzazione di categoria della Uil sottolinea di aver già avanzato delle proposte al Ministero dell’Interno riguardo a una serie di temi, tra cui il rafforzamento e aggiornamento delle norme al fine di incrementare e migliorare la condizione di tutti coloro che operano nel settore a partire dalla formazione continua. Al fine di tutelare la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori che espletano il servizio, c’è bisogno di interventi tesi a prevenire e ridurre il rischio di assalto ai portavalori e attraverso strumenti innovativi di prevenzione e deterrenza.
“Chiediamo un incontro – spiega Tundo - per chiarire quali siano le misure di sicurezza adottate e se si sia predisposto un piano ad hoc per bonificare preventivamente il territorio e presidiarlo con maggiore efficacia rispetto alle tratte dei furgoni portavalori. Pretendiamo maggiore attenzione e rispetto per la professione e la vita di questi lavoratori. Siamo stanchi dell’assenza di risposte. Coinvolgeremo tutte le istituzioni, ancora una volta il Ministero degli Interni e la Regione: il nostro territorio, proprio perché contermine con Puglia, Campania e Calabria, regioni in cui opera la criminalità organizzata, necessita di interventi straordinari di sicurezza per un’emergenza che deve assumere una rilevanza nazionale. Non intendiamo assistere impotenti al continuo rischio di perdere vite umane. Proseguiremo con tutte le azioni possibili per sostenere le nostre richieste e far comprendere alle istituzioni tutte che non è più il tempo delle mezze misure ma di imporre sul nostro territorio il pieno controllo dello Stato”.