DEFICIT IDRICO: SECONDO I DATI SNPA NEL 2024 LA BASILICATA TRA LE REGIONI PIU' IN DIFFICOLTA'

DEFICIT IDRICO: SECONDO I DATI SNPA NEL 2024 LA BASILICATA TRA LE REGIONI PIU' IN DIFFICOLTA'

Deficit idrico: nel 2024 la Basilicata è stata tra le regioni italiane più in difficoltà. E' scritto a chiare lettere nel rapporto del Snpa, rilasciato da qualche giorno, sul "Clima in Italia nel 2024". Questi i dati che riguardano il Sud Italia.

"Il territorio maggiormente colpito dal deficit di precipitazione (-25%) è stato la Sicilia, con poco più di 500 mm registrati nel 2024, corrispondenti a circa 13 miliardi di metri cubi, rispetto a una media annua sul lungo periodo 1951-2024 di circa 665 mm, corrispondenti a 17.2 miliardi di metri cubi. Tale condizione di deficit di precipitazione prolungando la condizione di siccità degli ultimi mesi dell’anno precedente ha ulteriormente esacerbato una situazione già critica.

La disponibilità di risorsa idrica per la Sicilia si è attesta nel 2024 a circa 3,3 miliardi di metri cubi, con una riduzione dell’ordine del 49% rispetto alla media annua 1951-2024 che ammonta a 6.5 miliardi di metri cubi. Da febbraio 2024, la Regione Sicilia si trova difatti in severità idrica alta, così come attestato dal proprio Osservatorio distrettuale permanente sugli utilizzi idrici, condizione che permane a tutt’oggi26, e che ha portato il 6 maggio 2024 alla dichiarazione di stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, prorogato di altri 12 mesi il 9 maggio 2025.


Oltre alla già citata delibera per la Regione Sicilia, il 27 settembre 2024 il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza per deficit idrico per diversi territori della Regione Calabria, poi prorogato per ulteriore periodo di 12 mesi con apposita delibera il 21 marzo 2025, mentre il 21 ottobre 2024 il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza in relazione alla situazione di grave deficit idrico che ha colpito i territori della Regione Basilicata serviti dallo schema del Basento-Camastra, stato prorogato di altri 12 mesi con apposita delibera il 28 marzo 2025.


Dalle analisi del bilancio idrologico, infatti, emergono nel corso del 2024 condizioni di siccità per la Puglia con un deficit annuo di precipitazione di -23% rispetto alla media di lungo periodo, per il Molise e la Basilicata con un deficit di -20%, e per l’Abruzzo con un deficit di -18%. In termini di disponibilità di risorsa idrica per queste Regioni sono stati stimati, tramite il modello BIGBANG, i seguenti deficit rispetto alle corrispondenti medie annue di lungo periodo: -63% per il Molise, -57% per la Puglia, -52%
per l’Abruzzo e -46% per la Basilicata. A queste Regioni si aggiunge la Sardegna che, malgrado un deficit complessivo di precipitazione di -15% su scala annuale, ha avuto una riduzione di disponibilità della risorsa dell’ordine del -55% rispetto alla media annua 1951-2024.


L’effetto dei deficit di precipitazioni osservati nel Sud Italia, associato alle elevate temperature, ha portato il distretto idrografico dell’Appennino Meridionale a disporre di minor risorsa idrica, con relative problematiche per gli usi sia civili sia agricoli. Per questo distretto, le stime fornite dal BIGBANG mostrano una disponibilità annua nel 2024 di 17.8 miliardi di metri cubi, ridotta del -39% rispetto alla media di lungo periodo (29.3 miliardi di metri cubi) e del -36% rispetto alla media annua calcolata rispetto all’ultimo trentennio climatologico 1991-2020 (27.7 miliardi di metri cubi).

 


 

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