Teatro Don Bosco di Potenza

"IL VALORE DEI SOLDI" IN SCENA DOMANI AL TEATRO DON BOSCO DI POTENZA

Un giovane e onesto lavoratore, tale Vincenzino Esposito, entrato nella cerchia di un professore filosofo e anticonformista, si convince che il denaro ed il lavoro sono la rovina dell’uomo ed abbandona la sua occupazione. È questo il racconto che, sotto forma di commedia, verrà messo in scena domani, venerdì 9 febbraio, con sipario alle 20.30, dal gruppo “La clessidra”.

“Il valore dei soldi” è un libero adattamento, a cura di Tonino Nella, della commedia “A che servono questi quattrini” di Armando Curcio e rappresenterà il debutto della compagnia teatrale nata nel cuore dell’Oratorio Centro Giovanile salesiano, seguendo una tradizione pluridecennale dell’associazione culturale Cgs Mons. Bertazzoni Aps.

In una clessidra i piccoli grani scorrono da una parte all'altra mescolandosi fra loro, modificando continuamente il loro ordine, senza però perdere il loro scopo di segnare l'avanzare del tempo. Così questa compagnia teatrale vuole inserirsi nella tradizione dell’opera salesiana di Potenza, consapevole che tanti giovani attori si susseguono, insieme con e sulla scia di chi già si è esibito, ed altri, in futuro, si aggiungeranno per dare continuità a questo progetto, promuovendo e mantenendo intatto il valore educativo che il teatro ha per i giovani, allenando la capacità di vedere in profondità, al di là delle apparenze.

La scelta di vita di Vincenzino Esposito non è priva di conseguenze pratiche, dal momento che la fila dei creditori si allunga fino a diventare insistente e minacciosa. Le rimostranze della zia non servono a farlo recedere, ma quando tutto sembra dover essere sul punto di crollare, l’inaspettata eredità di uno sconosciuto cugino d’America giunge provvidenziale a risollevare le sorti della famiglia. La notizia di questa inattesa ed invidiata fortuna passa rapidamente di bocca in bocca e tutto, magicamente, si ribalta. Ma qual è il vero valore dei soldi? Quello nominale, che sta scritto sulle banconote, o quello reale, dipendente dagli acquisti che vi si possono fare, o ancora quello soggettivo, variabile in base a ciò che si è disposti a fare per avere e conservare quanti più soldi possibile? Dalla risposta dipende la posizione sulla scala che separa il santo dall’assassino.