Lo chiamano il "balcone delle Puglie" per il suo belvedere che si proietta sulla regione confinante.
Forenza è uno dei paesi più caratteristici dell'entroterra potentino, con un'attrattività turistica in costante crescita. Merito di un'immagine "artistica" legata principalmente ai mosaici, realizzati da Mario Brienza, che impreziosiscono il suo centro storico, al recupero di antiche fontane e, in generale, a un borgo pulito e curato nei minimi dettagli. Il sindaco Francesco Mastrandrea conferma: "Sì, aumenta di anno in anno il flusso di visitatori perché offriamo loro un'immagine per certi versi inedita".
Sindaco, ma cosa è stato fatto per far conoscere di più, fuori dai confini regionali, il suo paese?
"Accanto alle tante pubblicazioni che mettono in evidenza la nostra realtà abbiamo puntato anche ad attività di promozione enogastronomica. Penso che una svolta in positivo sia stata la partecipazione alla fiera internazionale di Rimini lo scorso anno".
In che senso?
"Una volta da Forenza ci si spostava a Rimini per andare al mare. Perché non fare il percorso inverso chiedendo ai riminesi di venire in montagna? Quando sono stato lì ho parlato con tour operator e giornalisti di riviste specializzate, alcuni dei quali verranno da noi in primavera per raccontare il nostro territorio. Sarà una bella occasione promozionale per Forenza".
Dalla vetrina all'arrivo di un numero sempre più numeroso di turisti. Ma a Forenza ci sono i posti-letto per ospitare tutto questo auspicabile flusso di visitatori?
"Ecco, quello è il nostro problema. Abbiamo posti a sedere per circa 250 persone, ma soltanto trenta posti-letto".
In questo contesto s'inserisce l'accordo di sviluppo per alcuni Comuni dell'Alto Bradano-Vulture per la realizzazione di nuove unità abitative...
"Stiamo aspettando che si facciano passi in avanti".
Poi c'è il discorso del turismo delle radici nell'ottica del ripopolamento dei borghi...
"Sì, ma per la verità non ci credo molto. Il turista delle radici viene in paese per trovare la casa dei nonni, non per altro. Non è interessato al contorno, inutile illudersi. Focalizziamo l'attenzione sui canali turistici tradizionali, anche se pure lì dobbiamo risolvere alcune criticità che per quanto ci riguarda hanno un nome...".
Quale?
"La viabilità. Di cinque strade che ci riguardano, tre sono chiuse e franate. Ci vuole un intervento serio e concreto in questo settore, ma registriamo ritardi e silenzi. Il vero problema è l'accessibilità se si vuole davvero creare canali importanti sul fronte degli arrivi nel nostro territorio".