"Un progetto come Agri Lamione che vede la cooperativa La Mimosa impegnata come capofila insieme ad altri partner in un percorso di agricoltura sociale, può concretamente rilanciare il ruolo delle aree interne puntando su innovazione agricola, inclusione sociale e filiere corte. Un percorso che sta suscitando interesse e potrà sicuramente contribuire al dibattito nazionale sul futuro delle aree interne, dimostrando che la lotta allo spopolamento passa da politiche sociali innovative".
Lo dichiarano in una nota congiunta i sindaci di Grottole e di Grassano Angelo De Vito e Filippo Luberto, a pochi giorni dall’evento di presentazione dell’iniziativa che si terrà a Grassano il prossimo 18 settembre.
Si tratta di una iniziativa che ha visto il sostegno del Gal Start 2020 nell’ambito della programmazione rurale regionale che mette al centro il recupero dei terreni e delle strutture rurali, il rilancio delle filiere locali e la creazione di nuove opportunità di lavoro.
L’obiettivo è anche quello di restituire dignità produttiva a territori troppo spesso marginalizzati, sostengono i due amministratori della collina materana. Per il sindaco di Grassano Luberto va dato merito alla cooperativa di aver colto l’importanza di investire nell’agricoltura sociale, dimostrando che non si tratta di un settore di nicchia ma di un modello capace di creare occupazione, sostenere i più fragili e rilanciare economie reali.
Sulla stessa linea il primo cittadino di Grottole Angelo De Vito per il quale l’innovazione in agricoltura è guardare al futuro e le aree interne possono diventare laboratori di sostenibilità dove i giovani possono trovare spazio per costruire nella propria terra le opportunità senza dover emigrare. La cooperativa La Mimosa per il tramite del suo presidente Francesco Ritrovato fa sapere che il suo impegno nasce proprio dalla convinzione che solo attraverso la collaborazione stabile tra associazioni, enti locali e GAL si può generare sviluppo autentico. “Sono anni – sottolinea il presidente della cooperativa-che costruiamo progetti comuni, e Agri Lamione rappresenta la sintesi di questo percorso: una rete che valorizza persone, comunità e territorio.
L’obiettivo del progetto è proprio l’integrazione tra la produzione agricola con l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate, il recupero di antichi mestieri e l’apertura di spazi comunitari. Una strategia che mette in dialogo welfare locale e sviluppo rurale, creando un modello di economia circolare che genera benefici concreti per i cittadini. Voglio ringraziare – conclude Ritrovato- la partecipazione e l’entusiasmo di tutti i soggetti coinvolti, ricordando il fondamentale ruolo del Gal che ha favorito e facilitato la cooperazione tra amministrazioni, imprese e associazioni nell’utilizzo mirato delle risorse europee della Politica Agricola Comune (PAC) e del PSR Basilicata. Una governance dal basso che risponde alle esigenze reali dei territori”.