RICONVERSIONE INDUSTRIALE A MELFI: LA MUBEA PASSA ALLA TAP CON I 42 DIPENDENTI

RICONVERSIONE INDUSTRIALE A MELFI: LA MUBEA PASSA ALLA TAP CON I 42 DIPENDENTI

Si è tenuto oggi un incontro tra le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic, la Regione Basilicata e i vertici della multinazionale tedesca Mubea, attiva nella produzione di molle per ammortizzatori presso lo stabilimento di San Nicola di Melfi.

Nel corso dell’incontro, la Mubea ha ufficializzato la cessione dell’azienda alla società TAP, dell’imprenditore lucano Nicola Benedetto, attraverso una procedura ex art. 2112 del Codice Civile, che prevede il passaggio diretto di tutti i 42 lavoratori alla nuova proprietà senza alcuna perdita occupazionale.

Il progetto rappresenta il primo esempio concreto di riconversione industriale a Melfi, segnando un cambio di rotta importante: dalla produzione per l’automotive alla lavorazione dell’alluminio, con una prospettiva di rilancio e di sviluppo occupazionale dichiarata dalla TAP.

Per Fim, Fiom, Uilm e Fismic, questa transizione deve essere solo l’inizio di un percorso più ampio, in grado di affiancare il settore automotive e offrire nuove opportunità di lavoro e sviluppo nell’interesse dell’intero territorio di Melfi.

 L’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo : “Il progetto di riconversione industriale della Mubea, che prevede il passaggio diretto di tutti i 42 lavoratori alla nuova proprietà senza alcuna perdita occupazionale, è un segnale importante di avanzamento del processo che seguiamo da tempo di riconversione industriale per l’area San Nicola di Melfi”.

Cupparo ha sottolineato che gli uffici del Dipartimento continuano ad offrire consulenza ed assistenza per il recupero di attività produttive come per nuovi investimenti e nuove localizzazioni a Melfi e in tutte le altre aree industriali della regione. "Proprio per favorire questo processo – sottolinea l’assessore – abbiamo finanziato l’AP “Cassaintegrati. Protezione dei lavoratori a forte rischio di disoccupazione, occupati all’interno di unità produttive regionali e percettori di ammortizzatori sociali, mediante a realizzazione di percorsi di up-skilling e re-skilling.

Cupparo ha concluso: "Contestualmente alla proroga degli ammortizzatori sociali scaduti lavoriamo per il ritorno in produzione di lavoratori che tra l’altro sono di età under 60 e pertanto hanno alcuni anni prima del pensionamento”.


 

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