Il Presidente Michele Calabrese e il Comitato Regionale Arbitri di Basilicata, stigmatizzano quanto accaduto oggi allo stadio di Avigliano, dove è stato esposto uno striscione con frasi offensive nei confronti dell'arbitro che ha diretto la finale di Coppa Italia di Promozione lo scorso 17 gennaio.
Lo striscione in questione riporta la scritta “Lettieri infame". Secondo Calabrese lo striscione “è figlio degenere dello sconsiderato atteggiamento tenuto da alcuni dirigenti del calcio dilettantistico lucano, con in testa il Presidente della Lnd di Basilicata, presenti sul posto la sera della finale di Coppa Italia e che, irrompendo sul terreno di gioco a fine gara, pretendevano di imporre all'arbitro una lettura del regolamento della competizione diversa da quella che correttamente aveva applicato il direttore di gara. Lo striscione esposto oggi - aggiunge Calabrese - è un incivile gesto, che lede tutti i valori propugnati dal movimento calcistico regionale, una spia di un clima antitetico rispetto allo sport, nel quale gli animi sono esacerbati in modo ingiustificato e altamente pericoloso. L'arbitro Lettieri ha diretto con grande professionalità la finale di Coppa Italia, garantendo il rispetto delle regole, lo spettacolo sportivo e l'incolumità dei calciatori. Oggi viene messa a rischio la sua incolumità ed egli diviene oggetto di ingiurie pubbliche per aver applicato con determinazione e diligenza le regole. Infatti, la sua scelta di terminare la gara al termine dei tempi supplementari, senza i tiri di rigore, è stata la scelta giusta (confermata in ogni grado dalla Giustizia Sportiva). Una scelta rispettosa delle regole, assunta da Lettieri con fermezza in un clima di assurde pressioni. Gli arbitri lucani esprimono solidarietà al collega Lettieri e chiedono con fermezza che gli organi federali assumano analoga posizione e agiscano con fermezza nei termini previsti dalla giustizia sportiva.