UILM BASILICATA, UNA GIORNATA FORMATIVA SULLA SICUREZZA SUL LAVORO: LA SOLUZIONE È LA CONOSCENZA

Cosa significa davvero sicurezza sul lavoro? UILM Basilicata ne ha parlato oggi, venerdì 24 gennaio 2025, a partire dalle 9, nella sala conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza durante una giornata formativa. All'evento hanno partecipato rappresentanti sindacali provenienti da tutta la regione. 

Nel tavolo dei relatori Andrea Farinazzo, responsabile nazionale della UILM per la sicurezza sul lavoro; Raffaele Claps, responsabile della UILM Basilicata sulla sicurezza; Marco Lomio, segretario regionale UILM Basilicata e Giovanni Galgano segretario organizzativo UILM Basilicata. 

L'ingegnere Farinazzo, guida il dibattito, ponendo al pubblico una domanda importante: "Che cos'è davvero la sicurezza sul lavoro? Non è uno slogan e non è solo una norma del D.Lgs. 81/08, ma è un obiettivo imprescindibile". 

Ogni anno, in Italia, oltre 1.000 persone perdono la vita sul luogo di lavoro e sono ancora troppe le denunce di infortunio. Secondo i dati dell'INAIL nei primi sette mesi del 2024 si è registrato un aumento dell'1,7% di denunce di infortunio rispetto al 2023. Nella regione Basilicata il 2024 è stato definito "anno da record per le morti sul lavoro". Il senso della giornata formativa di oggi organizza da UILM Basilicata è proprio mettere al centro questo problema che riguarda tutti, trasferendo alle persone il significato di sicurezza sul lavoro. La sicurezza non è un costo, ma una necessità ed è urgente rafforzare i controlli. 

"La nostra campagna Zero morti sul lavoro ha portato a risultati evidenti" conferma Andrea Farinazzo, responsabile nazionale della UILM, "ma bisogna fare di più".

Anche Marco Lomio, segretario regionale UILM Basilicata, sottolinea che il dibattito pubblico non ha portato a molto:" Stiamo continuando a discutere e ad urlare ma purtroppo le morti sul lavoro continuano". 

I relatori spiegano durante gli interventi che bisogna creare una vera e propria cultura della sicurezza ed è importante partire dai giovani. È questo il motivo per cui UILM vuole organizzare processi formativi e percorsi di crescita culturale sul tema della sicurezza del lavoro da inserire all'interno delle scuole. Inoltre è importante informare i lavoratori sulle procedure e le norme che le aziende e i datori di lavoro sono obbligati a rispettare, aiutando loro a non accettare il lavoro in condizioni di rischi e pericoli.

Per quanto riguarda il lavoro precario, ancora attuale nel nostro territorio, "bisognerebbe fare in modo che ci siano più controlli a monte non a valle", conferma Farinazzo. "Bisogna capire com'è possibile che ancora oggi ci siano persone che lavorano nel precariato e nel nero senza alcun controllo". 

Sul precariato si può intervenire con la vigilanza e con un sistema di controlli, ma per risolvere i problemi è necessaria la collaborazione di tutti e il rispetto delle norme. "È necessario che i lavoratori, entrando in un'azienda, si chiedano: di che cosa ho bisogno? Sono io che devo tutelare la mia vita, anche perché le conseguenze degli infortuni e delle morti riguardano le altre persone che amiamo e che ci circondano. Dunque penso che i giovani di oggi abbiamo davvero a portata di mano la soluzione del problema, perché la soluzione è la conoscenza sul tema".  

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