Sono Celeste Pangaro, Giulio Grassi e Luca Ferraiuolo gli studenti dell’Università degli studi della Basilicata risultati vincitori della prima edizione del concorso di idee “Legalità ed educazione finanziaria - L’uso del denaro contante e della moneta elettronica nelle società contemporanee. Valutazione delle ricadute: etiche, sociali, legali, economico-finanziarie e applicative”.
Il concorso di idee promosso da Fisac Cgil Basilicata, Cgil Potenza, Fisac Cgil nazionale e dipartimento per l'Innovazione umanistica, scientifica e sociale (DIUSS) - corso di laurea in Economia aziendale Unibas.
Gli studenti, iscritti al corso di laurea magistrale in Economia & management dell’Ateneo lucano, hanno presentato un elaborato dal titolo “Il contante: seguendo la sua naturale evoluzione” che la commissione giudicatrice, nominata con decreto del direttore del dipartimento di Matematica, informatica ed economia (oggi DIUSS) dell’Università degli Studi della Basilicata, ha ritenuto meritevole in quanto “presenta un’interessante analisi dell’evoluzione della moneta nell’era digitale. Attraverso una raccolta documentale e la somministrazione di un questionario – è scritto nella motivazione del premio - il gruppo ha esplorato le implicazioni della riduzione del contante e l’adozione di valute digitali. Il lavoro evidenzia una buona capacità di sintesi e chiarezza espositiva. La presentazione dei dati e delle conclusioni è ben strutturata, rispondendo agli obiettivi del premio”.Gli elaborati sono stati valutati per originalità delle proposte e innovazione delle soluzioni esistenti, profondità di analisi e rilevanza del tema trattato, chiarezza espositiva, analisi critica, impatto sociale ed economico.
La premiazione è avvenuta oggi nell’Aula Magna Rinauro del campus universitario di Macchia Romana, a Potenza, alla presenza delle istituzioni, del responsabile dipartimento Legalità e antiriciclaggio Fisac Cgil Francesca Salviato, dei docenti Unibas Giovanni Quaranta e Raffaele Adinolfi, del segretario generale Cgil Potenza Vincenzo Esposito, del segretario generale Fisac Cgil Basilicata Bruno Lorenzo e del segretario nazionale Fisac Cgil Paolo Mele.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di individuare strumenti concreti e originali da adottare per ridurre gli effetti negativi sull’uso del denaro contante oltre che aprire un dibattito sul tema tra le giovani generazioni. La Fisac Cgil con il premio vuole cercare di mettere in luce i fenomeni relativi all’utilizzo del denaro contante come forma di pagamento, modalità utilizzata in Italia molto più che in altri paesi, facilitando fenomeni quali il riciclaggio, l’usura, il pagamento di prestazioni lavorative in nero, l’evasione fiscale. Al tema dell’economia della legalità si aggiungono dunque i temi della sicurezza e dell’efficienza nel sistema dei pagamenti, lo sviluppo di nuove modalità di pagamento e gli effetti di queste innovazioni sull’industria bancaria.
“Il nostro progetto – hanno spiegato Francesca Salviato, responsabile del dipartimento Legalità della Fisac Cgil nazionale e il segretario Fisac Cgil nazionale Paolo Mele - ha come obiettivo il coinvolgimento degli studenti, e quindi della classe dirigente del prossimo futuro, nell’elaborazione di idee e di proposte sul tema della legalità e della educazione finanziaria. Per noi è fondamentale promuovere la cultura della legalità in quanto abbiamo la convinzione che la legalità sia garanzia e prerequisito per un tessuto economico sociale che si sviluppi in modo virtuoso. Fenomeni come le infiltrazioni criminali, l’evasione fiscale, la corruzione non solo sottraggono risorse alla collettività ma danneggiano le aziende sane e oneste che operano correttamente, costringendole, nel migliore dei casi, ad abbandonare il mercato produttivo nazionale, e inducono i lavoratori a situazioni di ricatto e sfruttamento. Noi lavoratori del credito, della finanza e delle assicurazioni abbiamo quindi il compito di promuovere l’educazione finanziaria per promuovere la cultura della legalità. Crediamo molto in questo progetto e pensiamo fermamente che lo studio e l’approfondimento dei fenomeni socio economici, come quello che stiamo proponendo, creino quella conoscenza necessaria a comprendere cause ed effetto di scelte economiche e politiche e le loro ricadute. Ma sapere e conoscere consente anche la creazione degli anticorpi necessari ai cittadini per non rimanere indifesi e inermi e soli o, come spesso succede, increduli al limite del negazionismo, rispetto a situazioni che utilizzano evasione, riciclaggio e corruzione come modello di business”.
“Le banche – ha sottolineato il segretario generale Fisac Cgil Basilicata, Bruno Lorenzo - rappresentano il fondamento essenziale nell’azione di contrasto per evitare infiltrazioni di capitali illeciti nell’economia sana, banche che purtroppo a causa delle continue chiusure sui territori più deboli, come quello della Basilicata, stanno spogliandosi da quel “ruolo sociale” previsto dall’articolo 47 della Costituzione, con la conseguenza che insieme a loro spariscono anche i presidi di legalità. È certo che la criminalità ha infiltrazioni nelle attività economiche e nei movimenti finanziari, riuscendo a sfruttare agilmente e con duttilità paradisi fiscali, Paesi non collaborativi e mercati spregiudicati. Il contrasto al riciclaggio diventa trainante anche per la lotta all’evasione fiscale, per la tutela della spesa pubblica, per la lotta alla criminalità organizzata e al contrasto dell’uso del contante, che resta la via principale dell’evasione fiscale. In circa 40-45% dei casi, le segnalazioni sospette ai fini della lotta al riciclaggio riguardano proprio la movimentazione di denaro contante o movimentazioni bancarie non giustificate. Anche l’usura entra a pieno titolo tra gli strumenti della finanza infiltrata, attraverso il suo legame con il riciclaggio. È necessario rafforzare le corsie informatiche di comunicazione e continuare ad insistere sulla cultura del digitale”.