NELLE "SABBIE MOBILI" DEI POVERI: IL RAPPORTO DELLA CARITAS DI POTENZA

Il volto della povertà è cambiato. Non si può più parlare di confini dell'indigenza solo tra i disoccupati, i senza-tetto, gli emarginati. Oggi i "nuovi poveri" sono quei cittadini che pur avendo un lavoro non riescono a sostenere tutte le spese. 

E' quanto evidenzia il Rapporto su povertà ed esclusione sociale 2024 della Caritas diocesana di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo.

Il rapporto, intitolato "Sabbie mobili", rileva come oggi il 16,1% di chi si rivolge alla rete Caritas ha un'occupazione. Tra gli occupati, il 40,6% ha un'età compresa tra i 45 e i 54 anni: è la classe mediana a vivere maggiori situazioni di precarietà trattandosi molto spesso di profili lavorativi medio-bassi o retribuiti al minimo.

Tra gli altri dati del dossier, presentato questa mattina nella sede Caritas a rione Bucaletto (Potenza), da segnalare che i fruitori dei 26 centri di ascolto Caritas presenti in Diocesi sono stati nel 2023 ben 3.709, con un aumento del 5,8% rispetto all'anno precedente. Il 58,6% è di genere femminile e l'84,2% è di nazionalità italiana. Coloro che richiedono maggior aiuto hanno un'età compresa tra i 45 e i 54 anni: la percentuale si attesta al 29,5%. Continua ad essere mappato un aumento costante di richieste di sostegno sia degli over 55 che delle persone con un'età compresa tra i 65 e i 74 anni. Un fenomeno, quello degli anziani, che fino a poco fa - spiega il dossier - si delineava solo ed esclusivamente come un problema di carattere sociale. E' diventata un'urgenza da mettere a tema con interventi e politiche mirati.

In conclusione, il fenomeno della povertà assume sempre più un carattere diffuso e trasversale, richiedendo di conseguenza, oltre a misure specifiche, un approccio integrato.

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