"LA PERSONA, NON LA PRESTAZIONE": L'INCONTRO DI SPI CGIL BASILICATA

La sanità è un diritto fondamentale ma anche una questione di libertà e dignità: l'incontro "La persona, non la prestazione" organizzato dalla Spi Cgil Basilicata , tenuto questa mattina, giovedì 20 marzo, alle 9:30, al Museo Archeologico Provinciale di Potenza, ha avuto l'obiettivo di  aprire un confronto su uno dei temi più rilevanti per la regione lucana: il potenziamento dell’assistenza socio-sanitaria. 

L'incontro ha visto la partecipazione di esperti, operatori del settore e rappresentanti della Spi Cgil a livello regionale e nazionale che hanno discusso sulle sfide e sulle opportunità legate all’evoluzione del sistema di assistenza sociale e sanitaria. La centralità della persona nel sistema sanitario è il focus del convegno: l'assistenza non si limita alla mera prestazione, ma deve tener conto dei bisogni individuali e della qualità della vita delle persone.

La Basilicata, con le sue caratteristiche geografiche e demografiche, si trova ad affrontare particolari difficoltà in tema di assistenza sanitaria. Le aree più lontane dai centri urbani, in particolare, soffrono di una carenza di servizi socio-sanitari, che rende difficile per i cittadini accedere alle cure e ai servizi di cui necessitano. Il concetto di “assistenza di prossimità” è quindi diventato cruciale. 

Stefano Cecconi, Segretario Nazionale Spi Cgil: "E' fondamentale se vogliamo rispondere alle esigenze delle persone e soprattutto delle persone anziane che sono una presenza importante a livello demografico. Servono ospedali e strutture ma anche un'assistenza quotidiana nella vita delle persone. Hanno bisogno di risposte diffuse nel territorio, di cure primarie, di medici affiancati da professionisti e operatori che sappiano rispondere ai bisogno che non sono solo sanitari, ma anche quelli legati ad una casa adatta, un luogo in cui sia possibile vivere bene relazioni sociali, qualcuno che vada a fare la spesa...

Se una persona anziana non riesce a fare da sola le attività quotidiane non è più libera, dunque stiamo parlando di sanità, assistenza ma anche di libertà, dignità e diritti". SPI CGIL Basilicata, sindacato dei pensionati, è da tempo impegnato nella difesa dei diritti dei cittadini, in particolare degli anziani. Con questo incontro, l'organizzazione ha voluto sensibilizzare la comunità sull’importanza di ripensare il sistema sanitario.

"Il finanziamento in ambito sanitario è fondamentale. Siamo uno dei paesi con la spesa più bassa a livello mondiale, lo stesso vale per la spesa sociale. Tuttavia non è solo questione di spesa ma serve innovare e riorganizzare il sistema, cambiando l'idea che le persone si possono assistere in luoghi sperati da quelli di vita quotidiani" conclude il Segretario Nazionale Cecconi. "C'è bisogno di essere disponibili a cambiare. Questo è il messaggio che lanciamo noi pensionati in questo momento". 

L’evento di questa mattina ha rappresentato un momento di dialogo tra le diverse realtà che operano nel settore socio-sanitario, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete per migliorare il sistema di assistenza in Basilicata. Angelo Summa, Segretario Generale Spi Cgil Basilicata: "La sanità lucana come quella generale del Paese vive una delle fasi più drammatiche della sua storia per cause in primo luogo del sottofinanziamento alla sanità e per un'assenza di programmazione che in Basilicata sta avendo effetti diretti.

Liste di attesa, indebitamento, mobilità passiva, tutte conseguenze dell'assenza di riforme e investimenti. Oggi noi lanciamo delle proposte concrete, mettendo al centro le persone e non le prestazioni. Il saldo negativo della mobilità di 81 milioni di euro nel 2024 mette a serio rischio la tenuta del nostro servizio, perché questi soldi vanno in altre regioni, impoverendo il nostro sistema. Dobbiamo investire e strutturare meglio l'offerta sanitaria, ramificarla sul territorio per frenare e recuperare parte di questi milioni, altrimenti rischiamo la desertificazione della nostra sanità". 

Viene evidenziata l'importanza della sanità di prossimità. Si tratta di un modello di assistenza sanitaria che pone al centro il territorio e le persone, cercando di rendere i servizi sanitari più accessibili e vicini alle necessità quotidiane della popolazione. Invece di concentrarsi esclusivamente su strutture centralizzate e ospedaliere, la sanità di prossimità mira a garantire che ogni individuo possa usufruire delle cure necessarie a livello locale, riducendo le distanze fisiche e sociali tra i cittadini e il sistema sanitario.

Rocco Paternò, Presidente dell'Ordine dei Medici di Potenza:" La medicina di prossimità è quella che è vicina alla gente. La Basilicata su questo è indietro. Adesso quasi tutta la richiesta è rivolta agli ospedali quindi i pronto soccorsi sono pieni di gente che chiede aiuto. Tutto questo è complicato, dovrebbero aumentare le case di comunità e la distribuzione sul territorio". 

Durante il suo intervento, l'assessore regionale alla Sanità Cosimo Latronico ha sottolineato l’importanza di superare una visione ospedalocentrica, favorendo un modello che metta al centro la persona e garantisca cure più accessibili, soprattutto per le categorie più fragili come anziani, persone con disabilità e pazienti cronici.

A tal proposito, l’assessore ha evidenziato i principali interventi previsti dal PNRR, tra cui la realizzazione delle Case e degli Ospedali di Comunità, il potenziamento del personale sanitario, il rafforzamento e l’ammodernamento dei presidi ospedalieri periferici

L'incontro “La persona, non la prestazione” si è rivelato un'occasione per riflettere sulla necessità di un'assistenza sanitaria e sociale che non si limiti alla semplice erogazione di servizi, ma che metta davvero la persona al centro, anche in un’ottica di vicinanza, empatia e attenzione ai bisogni reali della comunità.

ADV



 

Altre previsioni: Weather Rome 30 days