RETI ONCOLOGICHE REGIONALI, LA DENUNCIA DI LEGGIERI (M5S): I DATI AGENAS SONO ALLARMENTI

RETI ONCOLOGICHE REGIONALI, LA DENUNCIA DI LEGGIERI (M5S): I DATI AGENAS SONO ALLARMENTI


Reti oncologiche e relativi processi di governance: i dati dell'ultimo rapporto Agenas non sono confortanti. Il grido d'allarme arriva dal consigliere regionale pentastellato Gianni Leggieri. 

Il monitoraggio è stato eseguito sulla base di un questionario e di una serie di indicatori riguardanti le sette patologie oncologiche maggiori (mammella, colon, retto, polmone, prostata, ovaio ed utero) riferiti all'anno 2022 e relativi alla presa in carico da strutture della rete, all'indice di fuga fuori Regione (ovvero la percentuale di ricoveri di pazienti presso struttura della Ror fuori dalla Regione di residenza), ai tempi di attesa (percentuale di ricoveri in strutture della Ror entro 30 giorni dalla data di prenotazione). 

La Basilicata, denuncia Leggieri, assieme ad Abruzzo, Calabria e Molise, è il fanalino di coda dell’ennesima poco edificante classifica redatta dall’Agenzia. In Basilicata, cioè "si evince una totale mancanza di azioni relative alla governance, alle strutture e al personale. Ciò significa che la nostra regione non è in grado di prendere in carico un paziente con diagnosi tumorale sospetta e di seguirlo nel suo percorso di cura".

Per Leggieri "il rapporto di Agenas va ad aggiungersi altri poco edificanti dati fotografati da Gimbe sulla mobilità sanitaria, che vede la Basilicata avere un saldo negativo di circa 83 milioni di euro. Senza considerare i ben già noti problemi relativi alle chilometriche liste d’attesa".

"Il gap con le regioni del Nord è sempre più evidente". sostiene il consigliere pentastellato, che conclude: "In una situazione del genere, con due parti del Paese che viaggiano a velocità differenti, promuovere un disegno secessionista è un vero e proprio smacco alla salute dei cittadini". 


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