Luca Smaldore, rappresentante degli studenti Unibas in seno al CdA dell’ARDSU, ha portato all’attenzione dei consiglieri diverse problematiche. “La governance dell’ARDSU ha un atteggiamento di chiusura rispetto alle legittime attese degli studenti".
La quarta Commissione consiliare, guidata da Giorgetti (GM) ha audito Luca Smaldore, rappresentante degli studenti Unibas in seno al CdA dell’ARDSU, Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
Dopo aver ricordato la sua attività svolta da oltre due anni è sempre contrassegnata dalla determinazione a conseguire un innalzamento del livello dei servizi agli studenti, “anche con proposte di intervento nei vari ambiti che necessitano di miglioramenti significativi”, Smaldone ha sottolineato che: “La governance dell’ARDSU, nonostante l’azienda presenti sul suo conto economico attivi di bilancio e riserve milionarie, ha in questo ultimo periodo assunto un atteggiamento di chiusura rispetto alle legittime attese degli studenti sul fronte dell’ampliamento e miglioramento dei servizi, tanto che ho espresso voto contrario all’assestamento generale 2023/2025, nel novembre scorso”.
“Le proposte degli studenti formalizzate alla governance ARDSU - ha precisato il rappresentante degli studenti Unibas - sono state tutte puntualmente disattese. Dopo aver previsto il bonus trasporti nel bilancio preventivo ed aver istituito un capitolo di spesa ad hoc di 180mila euro, oggi lo si azzera pur avendo un avanzo di bilancio di oltre 5 milioni di euro. Non c’è traccia della previsione di finanziamento del podcast universitario, così come la mancata previsione di rimborsi per pasti pagati (molte volte per una parte significativa dell’anno accademico) agli studenti percettori di borsa di studio. Addirittura gli studenti Unibas, per usufruire dei servizi Ardsu, devono pagarsi la tenuta di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC ARUBA) presso un operatore privato, a fronte della gratuità dello stesso servizio offerto dalla Regione Basilicata a tutti i cittadini residenti”.
“Lo stanziamento relativo alle borse di dottorato - ha affermato Smaldore - va significativamente aumentato per affiancare efficacemente l’Università degli Studi della Basilicata nel suo percorso di crescita e valorizzazione e consentire agli studenti lucani di usufruire di chance di sviluppo ulteriore di saperi e competenze nel proprio territorio. Anche sul fronte della qualità dei servizi, i continui richiami della componente studentesca, ad oggi, non hanno ottenuto riscontri: lo sportello ARDSU, a causa della notoria carenza di personale, è attivo a Potenza solo un giorno a settimana e totalmente assente a Matera. Eppure, come già avvenuto nella scorsa consiliatura, si potrebbero attivare a questo scopo collaborazioni studentesche, oltre che prevedere la trasformazione dei contratti dei dipendenti ARDSU da part-time a full-time. E’ necessario riattivare quanto prima il servizio catering al Conservatorio Gesualdo da Venosa”.
“Il diritto allo studio universitario - ha fatto presente il rappresentante degli studenti - non si sostanzia solo con il doveroso innalzamento della qualità e quantità dei servizi, occorre poi dare agli studenti lucani una reale prospettiva lavorativa dopo aver completato il proprio percorso di studi. I numeri sulle immatricolazioni all’Unibas in perenne discesa in questi ultimi anni si accompagnano all’aumento costante dell’emigrazione di giovani laureati. E’ necessaria un’azione sinergica dell’università e delle istituzioni regionali, che porti a realizzare azioni di marketing dei territori, capaci di mettere a frutto le peculiarità degli stessi, puntando sulla bellezza e la vivibilità dei luoghi, attraverso anche l’innalzamento della qualità e quantità di servizi alle persone e, allo stesso tempo, attuare una politica di investimenti che porti, attraverso l’incentivazione a localizzare sedi nel nostro territorio di aziende votate alla ricerca e sviluppo di nuovi prodotti in campi quali l’intelligenza artificiale, la robotica, le startup innovative, le biotecnologie, la ricerca medica e farmaceutica, la bioagricoltura, a creare reali e qualificate opportunità di lavoro per i giovani lucani”.
Il consigliere Cifarelli ha sottolineato l’esigenza di avere in audizione in Commissione il direttore dell’Ardsu così da avere delle risposte su quanto evidenziato da Smaldore. “Siamo felici di aver ascoltato la voce dei giovani su questioni di grande importanza, questioni che riguardano la qualità e la quantità dei servizi offerti agli studenti di Unibas”. “All’apertura del 40° anno accademico dell’Unibas, alla presenza del Presidente Mattarella – ha affermato Cifarelli - furono evidenziate diverse questioni, e tra queste appunto i servizi, di cui la nostra Università doveva farsi carico. Questioni che sono rimaste inevase e alle quali occorre dare una soluzione se vogliamo rendere il nostro ateneo attrattivo”.
Oltre al presidente Giorgetti, ai lavori erano presenti i consiglieri Bellettieri (FI), Perrino (M5s) e Cifarelli (Pd).